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Elisabetta II dopo 59 anni grazia Turing, condannato perché gay

Graziato definitivamente 59 anni dopo il suo suicidio. Accade al pioniere britannico dell’informatica Alan Turing. La regina Elisabetta II ha firmato la «grazia reale postuma» allo scienziato, che contribuì a fare vincere la Seconda guerra mondiale agli alleati ma fu in seguito perseguito con l’accusa di omosessualità.

dal  del 24 dicembre 2013

SUICIDA CON IL CIANURO – Durante la guerra, Turing lavorò a Bletchley Park, il centro in cui erano decifrati i codici segreti dei nazisti. Dopo la guerra, però, nel 1952 fu condannato in via penale per «grave indecenza», si vide ritirato il nulla osta di sicurezza, che gli garantiva l’accesso a dati sensibili, e fu costretto ad assumere ormoni femminili, sottoposto alla cosiddetta castrazione chimica. Nel 1954, all’età di 41 anni, si suicidò mangiando una mela avvelenata con il cianuro. L’omosessualità fu decriminalizzata nel Regno Unito nel 1967.

LE SCUSE E LA GRAZIA – Nel 2009 arrivarono le scuse postume dall’allora premier Gordon Brown, che parlò di trattamento «disumano», mentre a dicembre dell’anno scorso undici scienziati tra cui Stephen Hawking fecero appello per la grazia postuma. «Turing era un uomo eccezionale con una mente brillante», ha dichiarato il segretario alla Giustizia britannico, Chris Grayling, in una nota. Definendo ingiusto il modo in cui fu trattato, ha aggiunto che «merita di essere ricordato e riconosciuto per il suo fantastico contributo agli sforzi di guerra e per la sua eredità alla scienza».

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