La situazione burocratica è complicatissima, ma ciò non giustifica uno sfratto fatto con la forza pubblica. Perché non è uno sgombero qualsiasi, ma si è scelto di interrompere con i manganelli una funzione religiosa, una messa sull’altare della Chiesa Santa Rita in Parigi, in presenza di numerosi fedeli.
di di Mattia Sheridan da del 5 agosto 2016
La Francia della Libertà, Uguaglianza e Fratellanza ha ancora una volta dimostrato che questi valori valgono solo in senso “laico”, e non universale. Un sacerdote dell’Istituto del Buon Pastore, don De Tanouarn, è stato trascinato via dal luogo di culto dalle forze dell’ordine presentatesi alle 6 del mattino in tenuta antisommossa.
La struttura nello scorso ottobre scorso fu occupata dai due sacerdoti dell’Istituto del Buon Pastore; non a titolo ufficiale ma personale in attesa di regolarizzare la situazione legale dell’ edificio sacro che é molto complessa: nata come chiesa cattolica, Santa Rita è stata occupata per molto tempo da una setta gallicana ed una volta espropriata ad essa era stata presa dai due sacerdoti tradizionalisti che insieme ad una associazione creata ad hoc volevano impedirne l’annunciata distruzione.
La scena dello sgombero era surreale: grida unite ai canti religiosi… “Je vous salue Marie pleine de grâce »… « in nome della Repubblica francese dove abbandonare questo luogo!!” . Una barricata improvvisata dai giovanissimi fedeli con panche e sedie per difendere l’Altare è stata spazzata via. I sacerdoti sono trascinati per terra ancora con parte dei paramenti sacri addosso…
L’unica domanda da farsi è questa: anche se ci sono problemi in ordine alla proprietà dell’edificio, perché intervenire durante una messa e non in un altro momento? Davvero non c’era altro modo di risolvere la questione? Sono domande retoriche, ovviamente…
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