HomeBlogNostra signora dell'autocombustione

L'Insolita Storia

Nostra signora dell’autocombustione

Romilly-la-Puthenaye, piccolo comune dell’entroterra della Normadia, appena 320 abitanti. All’alba di 17 aprile 2021 la chiesa di Saint-Pierre rimane completamente distrutta da un incendio di origini sconosciute[2].

La chiesa risaliva al XVI secolo, ed era stata ricostruita dopo la guerra dei cent’anni. Non chiara ancora la sorte delle opere contenute all’interno della chiesa, come una pregevole terracotta policroma della Vergine con bambino, in quanto alcune opere erano state movimentate tra le due chiese principali del piccolo comune: Saint-Pierre de Romilly, quella distrutta, e la vicina Saint-Aubin de la Puthenaye. Tra l’altro in alcuni tweet Saint-Aubin compare come foto di Saint-Pierre prima dell’incendio.

Saint-Pierre de Romilly prima dell’incendio (via Commons)

Al momento l’ipotesi privilegiata è quella di un rogo accidentale, il “solito” problema elettrico, o magari la candela di un fedele. E il fatto che si tratti della chiesetta di un villaggio isolato, Romilly, fatto di case sparse farebbe proprendere per questa ipotesi. Ma al contempo non si esclude nessuna pista. Tra l’altro, dai resoconti della stampa locale, l’incendio sembrerebbe essersi propagato dalla facciata con il piccolo campanile. In tal caso sarebbe compatibile con il classico “incendio vandalico al portone finito male”.

Ma l’originile accidentale o dolosa dell’incendio ha un’importanza tutto sommato relativa per chi segue le cronache intorno alle chiesette di provincia francesi. Da un lato l’incuria e l’assenza di manutenzione che causano il degrado delle strutture facendo preferire alle amministrazioni comunali l’opzione della demolizione, prassi ben assodata su cui siamo tornati recentemente.

D’altra parte sono figli della stessa incuria gli incendi. Sempre di incuria si tratta. Incuria sono gli atti vandalici e i piromani. Incuria sono gli impianti elettrici malandati che a leggere la cronaca locale francese sono la causa, con il vandalismo, più frequente. E incuria sono i lavori di restauro e manutenzione talvolta effettuati senza la necessaria attenzione per ecosistemi delicati. Senza scomodare Notre-Dame a Parigi nel 2019, basti ricordare i casi di Sainte-Benoîte a Lerzy nel 2014 e Saint-Donatien-et-Saint-Rogatien a Nantes nel 2015. Entrambe vittime di incendi devastanti innescati da lavori con la fiamma ossidrica sul tetto.

Sainte-Benoîte, Lerzy, dopo l’incendio del 2014 (via egliselerzy.free.fr/ )


Dal 2016 in Francia ormai prendono fuoco mediatamente dieci chiese l’anno[1]. Questo è il dato di fatto da cui nasce il titolo provocatorio Nostra Signora dell’autocombustione che riprende il capitolo 9 di Iconoclastia.

E con la chiesetta di Romilly, sembra che anche per il 2021 non ci siano cambi di rotta in vista per i campanili di Francia.

Iconoclastia – Eclettica Edizioni, 2020

[1] – I dati in appendice al volume Iconoclastia

[2] – Aggiornamento del 20 aprile:

Anche la chiesetta di Saint-Pierre de Romilly si rivela essere l’ennesimo caso di autocombustione notturna per un problema elettrico, così sanciscono gli inquirenti locali a quanto riporta France 3:Per quanto riguarda l’inchiesta, la procura di Evreux ha ritenuto si tratti di un incidente. Il pubblico ministero Dominique Puechmaille ha evocato un cortocircuito elettrico.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

DALLO STESSO AUTORE

ARTICOLI PIù LETTI