Due giorni fa questo blog si è occupato del sondaggio che da qualche tempo la rivista mensile «Storia In rete» ha lanciato sul suo sito (www.storiainrete.com) per votare i “Super italiani”. Dino Messina, segnalando i risultati – provvisori – ha scritto: «Stupisce che i partecipanti al sondaggio tra i politici italiani abbiano messo al secondo posto Mussolini e abbiano relegato Cavour all’undicesimo posto con soli 350 voti, mentre De Gasperi è al tredicesimo con 234 voti, Mazzini al diciannovesimo con 180 preferenze. Che dire? Gli italiani davvero preferiscono Mussolini a Cavour, a Garibaldi (nono), a De Gasperi e a Mazzini? Oppure i lettori di “Storia in rete” come diceva un comico napoletano tengono “o core a destra”?».
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dal blog del Corriere della Sera “La nostra storia” – di Dino Messina – del 19 febbraio 2010
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Si tratta di un gioco, ovviamente. Ma un gioco serio, lanciato per stimolare uno degli tasti meno premuti dai nostri connazionali: quello della memoria collettiva. Ma come si fa un gioco serio? Non si fa come ha fatto (al costo di quattro milioni di euro, sembra) Raidue con «Il più grande (degli italiani)» mettendo in concorrenza la Pausini e Galileo o Valentino Rossi e Mazzini. E dimenticando Cavour, Lorenzo Il Magnifico, De Gasperi e altri tra cui Mussolini. Personaggi invece tutti presenti nella lista di «Storia In Rete». Che ha consultato una trentina di storici e intellettuali raccogliendo i loro suggerimenti: la nostra lista è nata così. Poi i voti sono quelli che sono. Ma il popolo è sovrano.
Ad un lettore che contestava il sondaggio ho risposto quanto ripeto ora: meglio un sondaggio “drogato” ma politicamente corretto o un sondaggio “verace” ma un po’ scomodo, anche per chi lo ospita? Certo potevamo fare come Raidue (e anche lì, il personaggio più votato tra gli extra lista ufficiale è stato Mussolini…) ma, in barba alle ipocrisie del “politicamente corretto”, crediamo sia meglio fotografare la realtà piuttosto che “guidarla” in qualche modo. Del resto il secondo posto di Mussolini nella nostra classifica è dato recente. Messina – che ringrazio per la correttezza con cui ci legge – se avesse guardato il sito prima di Natale avrebbe letto risultati un po’ diversi. Ma la tendenza è quella, come confermano tanti, piccoli e no, segnali che il mondo reale manda. E che mettono l’Italia in linea con altri paesi e altri “impresentabili”: Stalin terzo (ma a lungo in testa) in Russia o Salazar che ha vinto in Portogallo. Forse l’abusata espressione «fare i conti col proprio passato» qui da noi va interpretata anche in un altro modo? Infine ricordo che proprio il «Corriere della Sera» e proprio Dino Messina il 16 luglio 2007 riferivano di un sondaggio dai risultati in linea con quanto detto sopra. Alla domanda: «Quale personaggio ha maggiormente contribuito alla storia d’Italia?» la maggioranza ha risposto Garibaldi. Ma al secondo posto c’era Mussolini, terzo Mazzini, quarto Cavour…
Fabio Andriola
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Inserito su www.storiainrete.com il 19 febbraio 2010
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