Italia, quanti sentimenti e colori in un’unica parola. Il 17 marzo è la giornata dell’Unità d’Italia, dell’Inno e della bandiera, ma che cosa significa essere italiani e perché parlare di amor di patria spesso crea imbarazzo?
di Tatiana Santi da Sputniknews del 17 marzo 2016
Il bello dell’Italia affascina il mondo intero, proprio per questo delle volte sembra che l’identità italiana vada oltre ai confini, che sia un fenomeno universale e difficilmente definibile. L’Italia è bella ed è molto diversa al suo interno, un milanese, un romano o un siciliano sembrano gravitare in dimensioni diverse, che fanno parte però di un’unica, seppur complessa, identità.
Che cosa si cela dietro quest’universo chiamato “italianità”? Sputnik Italia ha raggiunto per una riflessione in merito Federico Guiglia, giornalista, scrittore e conduttore televisivo.
— Esiste un’identità nazionale italiana a tuo avviso?
L’Italia è la patria dell’umanesimo e del bello: come può non esistere un’identità italiana in un mondo che ama l’Italia?
— In Italia possiamo dire che le persone sono più attaccate alla propria città piuttosto che alla nazione. È un patriottismo molto speciale quello italiano?
— Gli italiani sono molto attaccati alla propria città, è vero, come qualunque cittadino del pianeta, che considera il luogo dov’è nato o cresciuto il più bello della Terra. Ma agli italiani, oltre che agli stranieri, è ben chiaro che Firenze e Venezia, Roma e Napoli, Palermo e l’ultimo, ma meraviglioso borgo sconosciuto ai più, stanno in Italia, non su Marte.
— A proposito di patriottismo, non è un tema che va molto di moda in Italia. Perché?
— Quando ci si trova in Italia prevale l’essere romano, veneziano o siciliano e via dicendo. Forse stando all’estero ci si sente più “italiani”. Da fuori, da lontano si apprezza di più la propria “italianità”?
— Il vantaggio di stare fuori dall’Italia è poter confrontare la propria lingua, cultura e tradizione con quelle degli altri. Il confronto è un atto molto italiano, il confronto vivace, gesticolando, che arricchisce entrambe le parti. La felice mescolanza è italianità. Il confronto fa capire quanto l’identità italiana sia universale. Non per caso da secoli si ripete che tutte le strade del mondo portano a Roma.
Gli italiani lontani dalla loro patria, così come gli stranieri che amano l’Italia, hanno capito tutti la stessa cosa: quanto sia unica, ma rivolta a tutti la lingua di Dante. Questa lingua bella e musicale che discende dal latino è quel che ha unito Roma antica, Rinascimento, Risorgimento e Repubblica. Più di duemila anni di storia per una parola sola: Italia. Il futuro della memoria.
— Per te che cosa significa “essere italiani”?