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ERRATA CORRIGE

Nell’ultimo speciale di “Storia In Rete”, nell’articolo dal titolo “Sono passati di là…”, alle pagine 132-135, siamo incorsi in un grave e spiacevole errore, attribuendo alla signora Mara Maionchi simpatie e frequentazioni con gli ambienti del Msi di Milano negli anni Sessanta. La signora Maionchi ha smentito la notizia e doverosamente ne prendiamo atto ammettendo l’errore.

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La produttrice Mara Maionchi (dalla sua pagina fb)

Errore che, comunque, è stato fatto in buona fede nel senso che il veloce riferimento alla signora Maionchi è stato inserito in un articolo puramente descrittivo dove non c’era nessun intento denigratorio ma anzi si indicava anzi un certo numero di personaggi di grande spessore umano, civile e artistico (tra gli altri Giorgio De Chirico, Paolo Borsellino, Aldo Fabrizi, Raimondo Vianello, Franco Califano, Enzo Maiorca, Nino Benvenuti…) che nel tempo hanno mostrato – in modi diversi – simpatia e vicinanza verso un mondo che a nostro giudizio è stato erroneamente indicato (e come alcuni commenti in rete tendono a ribadire anche in queste ore) come prossimo al “Male Assoluto” e portatore di valori negativi e inaccettabili a chiunque, ieri come oggi, inclusi quanti si riconoscono in questa rivista.
L’errore nel quale siamo incorsi è poi più fastidioso perché siamo stati vittime di una leggenda metropolitana nello stesso ambito in cui ne smentivamo altre, dello stesso tipo, riguardanti altri celebri esponenti del mondo artistico italiano. Insomma, tutto volevamo tranne che attribuire etichette a chicchessia.
Non è questa però la sede per sviluppare simili argomentazioni, del resto bene espresse nelle 140 pagine del nostro speciale che, come ogni prodotto non solo giornalistico ma umano, è comunque ben lontano dalla perfezione. La Signora Maionchi ce l’ha ricordato una volta di più e nel ribadirle ancora una volta le nostre più sincere scuse (già accettate con signorilità) precisiamo che l’errore è già stato eliminato dal pdf che è scaricabile on line e che nel prossimo numero della rivista “Storia In Rete” sarà nostra premura pubblicare ancora questa precisazione con il dovuto risalto.
STORIA IN RETE

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