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Allarme alla Maturità: nessuno sceglie il tema storico

Foibe © AnsaNon c’è storia, nel vero senso della parola. Di solito, parlando della prima prova di maturità – lo scritto d’italiano – si citano le tracce più amate dagli studenti, quelle più scelte. Ma negli ultimi anni sono stati presentati anche argomenti che ai maturandi non sono proprio andati giù. O che, semplicemente, sono stati ritenuti troppo complicati o difficili. Skuola.net ha provato a rintracciare quali sono state e di cosa trattavano le tracce ‘da incubo’, le tipologie mal digerite da centinaia di migliaia di studenti a partire dal 2007: il meno amato è il tema storico. In particolare quello del 2010, quando ministro dell’Istruzione era Mariastella Gelmini.
da ANSA Risultati immagini del 7 giugno 2017
1.Anno 2010: Tema Storico, traccia sulle Foibe
Questa è stata l’opzione meno scelta tra le decine esaminate (tra analisi del testo, saggi brevi, temi di storia e d’attualità) dal 2007 a oggi: meno di 1 maturando su 100 – lo 0,6% – ha provato a svolgerla. Il ministro dell’Istruzione, come detto, era Mariastella Gelmini.
2. Anno 2013: Tema Storico, traccia sui Brics
Nel 2013, nell’esame targato Maria Chiara Carrozza, la traccia sui ‘Brics’ (le economie emergenti) spaventò così tanto gli studenti da non andare oltre l’1,3%, al secondo posto assoluto tra gli argomenti di maturità meno amati dai maturandi.
3. Anno 2011: Tema Storico, traccia sugli Anni ’70 e il secolo breve di Hobsbawn
Ancora una scelta di Mariastella Gelmini sul podio, con una traccia che non è piaciuta granché ai maturandi del 2011: gli ‘Anni ‘70’ e il secolo breve di Hobsbawm (tema storico) conquistarono l’1,4% degli studenti e si posiziona così sul terzo gradino della classifica.
4. Anno 2015: Tema Storico, traccia sulla Resistenza
Una traccia recente appena sotto il podio. Con Stefania Giannini al vertice di viale Trastevere, a non essere gradita fu la traccia sulla ‘Resistenza’ (sviluppata dal 2,5% dei ragazzi).
5 (ex aequo). Anno 2009: Tema Storico, traccia sull’Unità d’Italia
Torna Mariastella Gelmini in questa particolare classifica e torna il tema storico. L’argomento era il ‘150esimo anniversario dell’unità d’Italia’, per di più appena dopo le celebrazioni: è stato svolto dal 2,6% dei maturandi del 2009. Posizione occupata in coabitazione con l’analisi del testo della maturità 2007.
5 (ex aequo). Anno 2007: Analisi del Testo, traccia su Dante
Nel 2007 la traccia di analisi del testo – Opzione A – ha battuto il tema storico come traccia più “indigesta”. Il ministro era Giuseppe Fioroni e l’analisi dell’XI canto del Paradiso della ‘Divina Commedia’ di Dante Alighieri raccolse i favori di appena il 2,6% dei maturandi. Così, oggi, divide questa poco onorevole piazza col tema storico della maturità 2009.
7. Anno 2014: Tema Storico, traccia sull’Europa del 1914 e del 2014
Il tema sulle differenze tra ‘l’Europa del 1914 e quella del 2014’ è stato svolto dal 3,8% dei maturandi. Non certo un numero alto per la traccia proposta dal ministro Giannini alla maturità del 2014, che si guadagna un posto di diritto in questa top ten.
 8. Anno 2012: Saggio breve storico – politico, traccia sul bene individuale e bene comune
Nel 2012, invece, troviamo il primo e unico argomento della traccia di Tipologia B (saggio breve o articolo di giornale) entrato di diritto in classifica: sotto il ministro Francesco Profumo la traccia di carattere storico politico – ‘Bene individuale e bene comune’ – si fermò al 4,1% di scelte.
9. Anno 2008: Tema Storico, traccia sulla condizione della donna nel ‘900
Mariastella Gelmini torna per l’ennesima volta con una traccia di tema storico che, stando ai dati, non ha incontrato i favori dei maturandi del 2008. Trattava della ‘condizione della donna’: 4,7% di preferenze.
10. Anno 2016: Analisi del testo, traccia su Umberto Eco
Al decimo posto, una vera sorpresa: la traccia della maturità 2016 per l’Analisi del Testo – il brano ‘Sulla letteratura’ di Umberto Eco, all’epoca scomparso da poco – ha registrato numeri piuttosto bassi (è stata svolta dal 6,2% dei maturandi). Un vero peccato, vista l’attualità dell’autore.

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