Madison, Wisconsin. Ci eravamo già occupati della capitale del Wisconsin per la vicenda della statua realizzata dalla scultrice Jean Pond Miner Coburn per l’Esposizione Universale di Chicago. La statua simbolo delle femministe del Wisconsin era stata abbattatuta lo scorso anno dai manifestanti per la morte di George Floyd dopo un arresto da parte della polizia locale. Nonostante la statua in questione fosse simbolo d’emancipazione femminile, il suo abbattimento assieme a quello della statua di un’abolizionista caduto in battaglia contro i confederati, era stato rivendicato dai portavoce dei manifestanti.
Ma da Madison sembrano voler spostare sempre più in alto l’asticella delle situazioni paradossali in merito alla rimozione di monumenti oggi considerati testimonianze del passato razzista degli Stati Uniti. Ma il monumento in questione non è né una statua del generale Lee, né una statua di Lincoln, né una statua allegorica che si rifà a un ideale classico. Il monumento in questione è un monumento naturale. Ovvero un masso erratico di oltre quaranta tonnellate risalente al ritiro dei ghiacciai della zona almeno 12.000 anni fa. Il masso in questione era nel parco intorno alla collinetta in cui sorge l’osservatorio astronomico di Washburn nel campus dell’università. Nel parco in questione sopravvivono anche i resti di due tumuli precolombiani, pertanto per la rimozione del masso è stata necessaria la supervisione degli archeologi dell’Università. Tant’è che alcune testate nel riprendere la notizia hanno parlato di “antico cimitero indiano”.
Qual’era la colpa di questo masso? Il masso in questione nel 1925 era stato dissepolto per motivi di studio e spostato di qualche metro sulla sommità della collinetta in un’area maggiormente visibile. Successivamente era stato intitolato a Thomas Chrowder Chamberlin (1843 – 1928) geologo e preside dell’Università del Wisconsin dal 1887 al 1892. Il masso era quindi diventato Chamberlin Rock ed era stata affissa una targa in memoria dell’illustre studioso.
Il Klan all’università del Wisconsin
A Chamberlin non sono ascritte azioni di razzismo o suprematismo (almeno per il momento). A mettere nella lista nera dei monumenti non graditi il masso erratico in questione l’articolo del Wisconsin State Journal che il 9 ottobre 1925 dedicava allo spostamentoo spostamento del masso erratico in questione, la roccia di granito scuro era definita niggerhead…. Ma come specifica lo stesso quotidiano nell’edizione dell’8 agosto 2021: “Gli storici dell’università non hanno trovato nessun altro riscontro dell’uso dell’epiteto razziale“.
Pur mancando riscontro dell’uso di epiteti razziali nei confronti del masso erratico glaciale in questione e quindi, in linea di principio, quella del 1925 poteva essere stata l’unica occorrenza, l’Università del Wisconsin-Madison ha comunque optato per la rimozione. La motivazione risiede nel “contesto storico” in cui era maturata la monumentalizzazione del masso e il relativo articolo del 1925. Infatti l’Università del Wisconsin-Madison, pur trovandosi in uno stato nel nord del Midwest, ben lontano quindi dagli stati schiavisti della Confederazione, ha un passato legato al Ku Klux Klan!
Nel 2018 era stato pubblicato un rapporto su due fraternità studentesche che negli anni Venti avevano fatto esplicito riferimento all’organizzazione. La prima, nel 1919, denominata Ku Klux Klan non aveva affiliazione diretta, ma chiaramente il nome era un omaggio piuttosto chiaro. Chiaro anche per uno studente del 1919 nel nord del Midwest: erano passati meno di quattro anni dall’uscita al cinema di Nascita di una nazione di Griffith. Le polemiche per il ruolo positivo del Klan nel film avevano costretto D.W.Griffith a realizzare l’anno successivo il film “riparatorio” Intolerance. Evidente come nel 1919 il dibattito intorno al Ku Klux Klan fosse ampiamente alla luce del sole, e che la scelta di denominazione, pur in assenza di affiliazione risultasse consapevole.
La seconda organizzazione studentesca dell’Università del Wisconsin a prendere le mosse dal Klan fu nel 1925 la Kappa Beta Lambda, acronimo per Klansmen Be Loyal, stavolta affiliata direttamente al Klan. Le vicende intorno alle due fraternità erano fatti noti agli storici, ma lo studio del 2018 aveva riacceso il dibattito intorno al passato razzista di un’università del Midwest con gli inevitabili effetti a catena. A farne le spese la memoria di uno studente illustre, l’attore premio Oscar Fredric March (1897 – 1975). A March era dedicato il teatro principale del complesso del Wisconsin Union Theater. Ma March ai tempi dell’università aveva fatto parte dalla fraternità studentesca Ku Klux Klan, quella del 1919 non affiliata. Dopo le polemiche il teatro è stato ribattezzato The Play Circle, nonostante Fredric March dette prova di una specchiata carriera anche nel mondo dell’impegno civile. March fu tra i fondatori e promotori dell’Hollywood Anti-Nazi League nel 1936, subì già nel 1938 le indagini dalle commissioni per le attività antiamericane e nel dopoguerra fu diffamato da parte del foglio maccartista Counterattack. E così alla fine Fredric March finì cancellato dalla sua università.
Insomma la Chamblin Rock era diventata tra i simboli del campus dell’Università del Wisconsin-Madison nello stesso periodo in cui nella medesima università operava una fraternità emanazione del Ku Klux Klan. Ed essendo la roccia in questione almeno una volta denominata con un epiteto razzista, ancorché in uso nel periodo per denominare oggetti che potevano avere una somiglianza con una “testa di moro”, è necessariamente essa stessa un simbolo del passato razzista.
Motivo per cui l’università del Wisconsin-Madison ha speso 50.000 $ di donazioni private per spostare le 42 tonnellate di roccia in una località più defilata. La cancel culture è anche questo. Nemmeno le rocce possono pensare di dormire sonni tranquilli.
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