Il governo spagnolo di Josè Luis Zapatero ha pubblicato sul sito del ministero della Gustizia una prima mappa con 2.246 fosse comuni della Guerra Civile del 1936-39 e dei primi anni del governo franchista finora localizzate.
Con bandierine di diversi colori, il sito indica quali fosse sono già state aperte, quali non ancora, e da quali altre i resti delle vittime delle due parti sono stati esumati per essere trasportati, per volere del dittatore, nel mausoleo della Valle dei Caduti (Valle de los Caidos), a nord di Madrid, che nelle intenzioni di Franco avrebbe dovuto riconciliare gli spagnoli seppellendo insieme i caduti delle due fazioni.
Secondo alcune stime i resti di circa centomila persone potrebbero essere ancora seppelliti nelle fosse comuni che si trovano in tutta la Spagna. Tuttavia, nonostante le numerose richieste di famiglie e di associazioni antifasciste che vorrebbero la riesumazione, il riconoscimento e la rimozione dei caduti di parte repubblicana dal mausoleo franchista, il vicepremier Alfredo Rubalcaba ha dichiarato che sarà con ogni probabilità impossibile procedere all’identificazione dei resti delle oltre trentamila persone seppellite nella Valle dei Caduti, dove si trova tuttora anche la salma del Caudillo. La dichiarazione è venuta in seguito al responso di una commissione inviata nel mausoleo per constatare la fattibilità dell’operazione.
Le associazioni della “memoria storica” ed i partiti della sinistra chiedono il trasferimento dei resti di Franco in un cimitero comune e la trasformazione del Valle de los Caidos in un monumento dedicato non più a tutti i caduti della Guerra Civile, ma solo alle vittime dei franchisti.
Alla fine di maggio è previsto un dibattito politico sulla sorte della salma di Franco.
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inserito su www.storiainrete.com il 14 maggio 2011