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Gli ebrei delle Baleari ricevono scuse per l’Inquisizione

notizie-dal-mondo-della-storia1.png (90×90)Il presidente della regione spagnola delle Isole Baleari Francesc Antich ha ufficialmente chiesto scusa alla comunità ebraica per le persecuzioni subite da parte dell’Inquisizione fra 15° e 17° secolo. “Abbiamo deciso di riunirci qui per riconoscere la grave ingiustizia commessa contro quei maiorcani che furono accusati, perseguitati, incriminati e condannati a morte per la loro fede e le loro convinzioni” ha detto Antich alla cerimonia a Palma di Maiorca.

Alla fine del 15° secolo i sovrani spagnoli Ferdinando ed Isabella crearono l’Inquisizione per spazzare via le ultime sacche clandestine di fede islamica ed ebraica rimaste in Spagna dopo la Reconquista. Molti ebrei e mussulmani, infatti, nonostante la conversione pubblica al Cattolicesimo, continuavano a praticare segretamente le religioni ancestrali e nel tentativo di creazione di una Spagna unita e cristiana, questo era considerato un crimine gravissimo e un tradimento dello Stato. L’Inquisizione spagnola venne dunque creata come polizia di Stato, nonostante il parere contrario di Roma.

Nelle Baleari 34 ebrei furono inquisiti, condannati alla garrota e quindi i loro corpi bruciati nel 1691. Altri tre, fra cui un rabbino, finirono invece arsi vivi al rogo.

La proposta di questa cerimonia è venuta da un gruppo di discendenti degli ebrei fuggiti col decreto di espulsione del 1492, che oggi vivono in Israele, e che hanno lodato l’iniziativa come “un importante gesto di riconciliazione”.

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Inserito su www.storiainrete.com il 14 maggio 2011

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