HomeStoria AnticaRitrovato sul Palatino il tempio di Giove Statore voluto da Romolo

Ritrovato sul Palatino il tempio di Giove Statore voluto da Romolo

È stato scoperto a Roma il primo tempio di Giove Statore, che nel culto degli antichi era l’epiteto con cui la divinità era invocata per dare agli eserciti la forza di resistere. Si tratterebbe dei resti del leggendario tempio che venne fondato, secondo la tradizione, da Romolo dopo la battaglia, nell’area del foro, contro i Sabini attorno al 750 a.C., dopo il famoso ratto delle sabine.

Da Il Tempo del 27 febbraio 2013 

La storia più antica dell’Urbe continua, dunque, a riemergere dalle ricerche in corso sul colle Palatino, sotto la guida di Andrea Carandini, uno dei massimi specialisti dell’antica Roma, autore di recenti eccezionali scoperte. Questa volta le indagini condotte dall’equipe di archeologi dell’Università «La Sapienza», sotto la direzione di Carandini e Paolo Carafa, ha individuato il punto in cui sorgeva il primo luogo di culto dedicato a Giove Statore (Juppiter Stator). Ne dà notizia nel nuovo numero in edicola la rivista «Archeologia Viva» (Giunti Editore) che pubblica un servizio esclusivo a cura degli autori della scoperta.

«Stator» in latino significa «colui che ferma» e infatti Giove Statore era ritenuto il dio che avrebbe arrestato la ritirata dei Romani nella mitica guerra contro i Sabini, impedendo a questi ultimi di oltrepassare le fortificazioni palatine passando dalla porta Mugonia. Non è quindi un caso se i resti dell’area sacra sono stati rimessi in luce proprio in prossimità di questo antichissimo accesso dell’Urbe. Inoltre, il tempio di Giove Statore, situato subito all’esterno del «muro di Romolo», era anche espressione di un culto terminale («terminus» significa «confine»), cioè di un culto che indicava il limite del Palatino perchè connesso alle sue difese.

Fino alla recente scoperta degli archeologi dell’Università La Sapienza di Roma si pensava che il primo tempio di Giove Statore si trovasse sulla vicina Velia, il colle di Roma che in età fascista venne sbancato per aprire l’attuale via dei Fori Imperiali fra piazza Venezia e il Colosseo. Ora invece è possibile sostenere che il tempio di Giove Statore sulla Velia venne realizzato dopo l’incendio di Roma del 64 d.C. quando appunto il tempio sul Palatino andò distrutto e mai ricostruito per le modifiche urbanistiche imposte da Nerone.
In età tardo-antica, nel IV sec. d.C., fu poi innalzato un nuovo tempio di Giove Statore lungo la Via Sacra, oggi detto «di Romolo», quello che tutti oggi possono vedere presso la Basilica di Massenzio. Sono le nuove scoperte in materia di archeologia che fanno gola ad addetti ai lavori e non.

__________________________

- Advertisement -

Inserito su www.storiainrete.com il 1 marzo 2013

- Advertisment -

Articoli popolari