Nell’ormai lontano 1917, nel pieno del primo conflitto mondiale, nasceva su iniziativa di Corrado Barbagallo “Nuova Rivista Storica” (http://www.nuovarivistastorica.it/). Il difficile contesto interno e internazionale di quegli anni fu certamente determinante nel condizionare il programma della rivista, che fu concepito come «un po’ diverso da quello comune alle altre riviste storiche». In esso si auspicava, infatti, di poter «esercitare una speciale azione nell’ambito della nostra cultura storiografica: quella che nel pensiero dei suoi ideatori è parsa la più conforme ai bisogni dell’ora che volge». Ci si proponeva di dare maggiore spazio alla vita e alla politica da cui, in passato, la storiografia «attingeva il suo più vitale nutrimento», nei confronti di quel metodo critico-storico ereditato dalla storiografia tedesca che, pur essendo stato utile per la metodologia delle fonti, stava inesorabilmente trasformando la storia in una serie di ambiti specialistici distinti e separati tra loro (filologia, paleografia, diplomatica, archeologia), perdendo di vista però gli interessi e il panorama generale.
A quasi un secolo dalla sua nascita, “Nuova Rivista Storica” conosce un momento particolarmente felice della sua storia, ma si trova anche ad affrontare le rinnovate e impegnative sfide del presente; si trova a dovere affrontare quella latente disaffezione che si avverte ormai in una sempre più ampia parte del pubblico dei lettori, anche colti, per un periodico che rifiuta ogni forma di facile divulgazione e che tende invece alla critica e all’approfondimento dei fatti del passato.
Proprio per affrontare queste sfide, per rendere la storia sempre più viva e «presente», nel senso alto che al termine davano Croce e Gentile, “Nuova Rivista Storica” ha deciso da qualche anno di rinnovare e integrare le tematiche finora affrontate e, rimanendo sempre saldamente ancorata alla grande tradizione che la contraddistingue, di proporsi nel grande mondo del web oltre che in quello della carta stampata, aprendosi, ancor più di quanto si fosse fatto prima, a studiosi giovani, ma sempre altamente qualificati. Si è cercato insomma di realizzare un progetto di rinnovamento nella continuità, una operazione che ha portato i suoi frutti.
Oggi “Nuova Rivista Storica” offre ai suoi lettori, sia privati (studiosi, ricercatori, cultori di storia, ecc.) sia istituzionali (biblioteche, archivi, ecc.), quasi un secolo di studi, di ricerche inedite, di esperienze storiografiche; e propone un’opportunità imperdibile per acquisire singoli fascicoli arretrati, intere annate o anche la collezione completa della Rivista a prezzi irripetibili.
La Società Editrice Dante Alighieri lascerà, per esigenze di spazio di magazzino, i locali che l’hanno ospitata per moltissimi anni e avvierà un’operazione di rimodernamento ed ampliamento della distribuzione, adattandola alle aumentate richieste. Tutto questo avverrà prima della fine dell’anno 2011, e, in conseguenza dello spostamento di milioni di volumi, la casa editrice ha deciso di offrire per un periodo di tempo limitato i fascicoli arretrati di Nuova Rivista Storica con sconti fino al 70% del prezzo di copertina.
È un’occasione da non perdere! Approfittatene.
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