di Marino Pagano per Storia in Rete del 15 luglio 2024
Medioevo e ricerca storica. Vi proponiamo una segnalazione editoriale e di ricerca assai interessante. Nel vivace e intrigante catalogo di Carocci, noto per la sua qualità in ambito storiografico, spicca infatti un gioiello di quest’anno: “Marco Polo. Storia e mito di un viaggio e di un libro”, a cura di Samuela Simion e Eugenio Burgio (Carocci, pp. 544, €49,00).
Una raccolta di diciotto saggi, pubblicata in occasione dei settecento anni dalla morte del celebre viaggiatore, un vero e proprio tributo a un uomo il cui nome è sinonimo di avventura, scoperta e connessione culturale.
Il libro, che unisce perfettamente scientificità e capacità divulgativa, è un’opera che trascina il lettore in un’epoca che, contrariamente a quanto si possa pensare, era tutt’altro che chiusa. Marco Polo, con il suo “Milione”, scritto materialmente da Rustichello da Pisa, ci ha consegnato un racconto che, a distanza di sette secoli, continua a evocare l’Asia misteriosa ed allo stesso tempo la Venezia cosmopolita. È un viaggio che non solo racconta terre lontane, piuttosto svela un mondo di commerci, ricchezze e costumi inattesi.
I curatori Simion e Burgio, rispettivamente docenti di Filologia medievale e umanistica all’Università Ca’ Foscari Venezia e di Filologia romanza sempre a Ca’ Foscari, insieme agli specialisti coinvolti, ci offrono un’analisi profonda che celebra e soprattutto ‘interroga’ il mito di Marco Polo. Il volume si inserisce in un contesto culturale dove la filologia e lo studio testuale hanno ripreso slancio, evidenziando quanto la narrazione del viaggio medievale sia ancora oggi un tema di grande fascino e complessità. La scoperta e l’incontro tra mondi diversi, tema centrale del Medioevo, sono analizzati con rigore e passione.
Il lavoro è, dunque, un invito a riflettere sul modo in cui leggiamo ed interpretiamo i testi medievali. Le ricerche ottocentesche di stampo storico-positivista hanno lasciato il posto a un approccio più sfaccettato, che considera il testo nel suo contesto di creazione e nella sua fortuna critica. La questione filologica emerge potente, mostrando come la stratificazione del mito di Marco Polo sia il risultato di secoli di narrazioni e riletture.
Uno degli aspetti più affascinanti di questa raccolta -molto corposa, più di 500 pagine-, ad esempio, è la riflessione sulla veridicità del “Milione”. Quanto di ciò che Marco Polo ha descritto corrispondeva alla realtà e quanto era frutto di un’abile narrazione e descrizione dell’altro? Questo incontro simbolico con il diverso è esaminato attraverso una lente critica che mette in luce le dinamiche di identificazione e di alterità che caratterizzavano i viaggi medievali.
Gli autori dei saggi, tra cui alcuni dei maggiori esperti di studi medievali, offrono un panorama completo dello stato attuale delle ricerche su Marco Polo e il suo libro. Il giusto equilibrio tra approccio scientifico e felice esposizione rende il volume accessibile e stimolante, capace di attirare sia gli studiosi sia i semplici lettori appassionati di storia.
Franco Cardini è un nome emblematico del rinnovato interesse per lo studio del Medioevo come epoca di incontri e scambi culturali. Ebbene, il libro di Simion e Burgio si inserisce perfettamente in questa corrente di storiografia e di pensiero, offrendo nuovi spunti e prospettive su un tema che, dopo tanto tempo, continua ad essere oggetto di dibattito e fascino.
La seduzione che esprime Marco Polo deriva principalmente dalle sue avventure e dalla sua narrativa che ha introdotto l’Europa al mondo dell’Asia nel Medioevo e viceversa. Ha esplorato terre sconosciute agli europei dell’epoca, le sue descrizioni di luoghi esotici, culture straniere e meraviglie come la Cina, il Palazzo dell’Imperatore Kublai Khan e la Via della Seta hanno attirato i lettori per secoli. Le sue avventure lungo la Via della Seta, le sfide affrontate durante i viaggi e gli incontri con persone di culture diverse aggiungono elementi di interesse alla sua storia.
I dibattiti sulla veridicità delle sue storie – cui già si è fatto cenno -, con alcuni che suggeriscono che abbia esagerato o inventato dettagli, hanno aggiunto una dimensione di mistero alla sua figura ed alle sue narrazioni, alimentando l’attrazione per il personaggio.
“Marco Polo. Storia e mito di un viaggio e di un libro” è molto più di una semplice raccolta di saggi. È un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, un invito a riscoprire il valore delle narrazioni medievali e a riflettere sulle nostre percezioni del passato. È un libro che celebra la meraviglia della scoperta e l’importanza della connessione tra culture, ricordandoci che, anche settecento anni dopo, Marco Polo continua ad ispirarci e ad insegnarci quanto il mondo sia vasto e affascinante. A partire dal mondo e dai mondi medievali.