Un salto nella classicità non fa mai male. Soprattutto se a guidarci c’è una mappa interattiva elaborata da Gisèle Mouzer per Esri (fornitore a livello mondiale di sistemi software Gis), che mostra i viaggi complicati dell’Odissea.
Il poema epico omerico racconta il ritorno (nostos) degli eroi greci dopo la conquista di Troia, in particolare quello di Ulisse/Odisseo (da qui il nome del poema), diretto all’isola di Itaca. Un percorso che avrebbe dovuto richiedere solo poche settimane si trasforma, a causa dell’ostilità degli dei (sui motivi non ci soffermiamo), in un’avventura di dieci anni. In totale, compreso l’assedio a Troia, l’eroe sta lontano da casa per vent’anni. Un tempo molto lungo, tanto che, al suo ritorno, Ulisse/Odisseo sarà riconosciuto solo dal cane Argo.
I luoghi visitati nelle sue peripezie per il Mediterraneo sono fantasiosi e realistici insieme. È difficile individuare sulla cartina la terra dei Ciconi, ad esempio, mentre è più immediato collocare Scilla e Cariddi, cioè lo stretto di Messina.
Sui percorsi di Odisseo e sulle sue tracce storiche si è scritto molto: si è ipotizzato anche che rappresentassero le nuove rotte commerciali in cui i Greci si erano da poco lanciati, con tanto di descrizioni esagerate di luoghi lontani tipiche di marinai e commercianti. Lo stratificarsi dei racconti si sarebbe polarizzato su una figura mitologica estratta di peso dalla tradizione omerica, Odisseo, appunto. Ma sono tutte teorie: seguire sulla cartina i viaggi per mare dell’eroe mantiene un suo fascino anche oggi. Per chi volesse, c’è anche la possibilità di ascoltare, recitati, alcuni versi dell’antichità più o meno per come dovevano essere davvero.