Veri o apocrifi? Gli storici non sono sicuri. In ogni caso, la lettura dei Diari di Mussolini è molto interessante. Perché il dittatore si sfoga contro i nazisti, il re, i borghesi. Ecco, dunque, in anteprima, alcune pagine dei Diari che arrivano in libreria il 10 novembre. È il primo volume delle pagine «scoperte» tre anni fa dal senatore Marcello Dell’Utri. Molti dubitano della loro autenticità, per cui lo stesso editore Bompiani nel titolo aggiunge «Veri o presunti». In ogni caso, la loro lettura è avvincente. Anche perché l’anno in questione, il 1939, è carico di eventi cruciali. Ecco, in anteprima mondiale, un’antologia dei giudizi espressi dal Duce.
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di Mauro Suttora da “Oggi” di venerdì 5 novembre 2010
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7 GENNAIO 1939: «Il libro di Hitler mi fa vomitare».
Letture sul Popolo d’Italia – Il “Bazar” di oggi è molto riuscito – Bravo l’autore – si chiama Berto Ricci ed è un valido prosatore di sicuro successo – Bravo! Anche Rovasio è bravo il suo articolo di oggi mi ha entusiasmato Ho cercato di leggere qualche brano del “Mein Kampf” è un rigurgitativo – L’autore lo chiama la Bibbia della Nuova Germania! crede di aver ideato un capolavoro.
Illeggibili gli anacoluti di quel pazzoide impazzito del Rasputin di Hitler: Alfredo Rosenberg. Questi ha scritto un’altra Bibbia germanica a uso e consumo dei gonzi – E, si* – La razza, l’arianesimo, i paralleli azzardati con Apollo, dio della bellezza, armonia** ecc. Le figurazioni maschili nelle razze nordiche – mentre quelle orientali avrebbero delle affinità con Dionisio – che c’entra Dionisio! Un esaltato ritorno alla mitologia con incongruenze moderne – In Dionisio si identificherebbero tendenze femminili: caos, dissolutezza ebrezza orgiastica, demonismo e magia – Ma come si può concepire un trattato su tali scemenze. La conclusione di questo povero pazzo è che i tedeschi sono perfetti perché ariani – gli ebrei: carne da cannone – assolutamente da levare di torno ecc… ecc…
È meglio che non mi inoltri in altri particolari – Ne sono disgustato – e questi tedeschi vorrebbero, dunque, imporci le loro teorie ed essere anche lodati?! – Concludo la serata con il Tristano e Isotta al Teatro dell’Opera – ottima esecuzione, dirige De Sabata.
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10 FEBBRAIO 1939: «Achille Ratti era un papa straordinario».
Il Papa è morto – Volle la conciliazione – evento grandioso, eccezzionale* – modestamente ebbi l’onore di esserne l’esecutore per parte del governo italiano – Achille Ratti era un papa straordinario devo ammetterlo – 12 febb. 1922 incoronazione – Una curiosità: il profeta Malachia designò il suo successore dal titolo di “pastor angelicus” – Non posso prevedere quale sia il nuovo Papa – Desidero soltanto che sia veramente un pastor angelicus e non un politicante e un intrigante – Politicanti siamo già noi e mi pare che si sia anche in troppi. Il camerlengo è il cardinale Pacelli – gran prelato – grande mente e una purissima figura di sacerdote – Che devo dire? Che il duce è il duce ed ha imparato ad essere ermetico – inaccessibile – invulnerabile – ed è situato su un alto piedistallo dove non giungono nemmeno le voci di coloro che vogliono sapere troppo – Ma quando scende dal piedistallo (ciò accade) è uno come tanti altri come tutti gli altri e pensa e ragiona nel modo più semplice e umano.
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11 FEBBRAIO 1939: «Io sono contro le leggi razziali».
Il Papa esposto in San Pietro nella cappella Sistina – Rimandata la riunione del Gran Consiglio in segno di lutto – L’uomo di governo si trova a doversi esprimere di fronte all’opinione pubblica come esige la ragion di Stato e l’obbligo che egli ha di assolvere per il suo paese i compiti più difficili e ingrati – Tolte le insegne del capo rimane l’uomo immerso nei veti della sua coscienza col suo libero modo di pensare – È difficile spiegare questo complicato contrasto alle volte penoso alle volte assolutamente gravoso – ma sempre soggetto a una imposizione verso la quale il capo si sente soltanto un esecutore degli interessi del popolo che guida e un tutore dai pericoli che lo minacciano –
Questo è dunque lo stato d’animo di Mussolini nei confronti della Chiesa e nell’obbligo che egli ha di rispettare almeno nella forma più blanda le leggi razziali imposte da Hitler e facenti parte della politica dell’Asse – È così – La Chiesa ha sollevato un allarme sulla disposizione indetta per i matrimoni misti – Non mi pare una cosa gravissima – Ma è motivo di contrasto – Io sono contro le leggi razziali – Gli ebrei vivano come hanno sempre vissuto – La razza ariana o no è per me la stessa cosa Uno della Papuasia, purché sia un galantuomo, è sempre una persona degna di rispetto. è assolutamente assurdo stabilire discendenze e “pedigree” nel genere umano – Noi siamo italiani e basta – È un discorso lungo – lo riprenderò alla prossima occasione.
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31 AGOSTO 1939 [data apposta a mano su una pagina non datata], pagina 1 e pagina 2
Attolico [ambasciatore italiano a Berlino, ndr] telefona da Berlino che l’ultimatum lanciato da Hitler sta per scadere – L’attacco alla Polonia potrebbe solo sfuggire per un fatto nuovo – Quale? Intervento presso Halifax: propongo la Conferenza per il cinque settembre – un tentativo disperato, ma che inalbero senza scoraggiarmi – Il pegno: Danzica – La risposta da Londra è negativa – Tuttavia Percy Loraine non dispera si tiene in contatto con Chamberlain – Poncet da parte francese è daccordo* – Ancora un messaggio di Attolico: Lipski va da Ribbentrop si discute sull’inefficenza** dell’ambasciatore in qualità di plenipotenziario – l’incontro fallisce –
È passato mezzogiorno Hitler ordina di attaccare la Polonia domani mattina alle quattro – Ancora un patetico colloquio fra Galeazzo [Ciano, ndr] e Percy Loraine con reciproche attestazioni di amicizia fra i due Paesi – Da Berlino un nuovo messaggio decisivo sull’imminente inizio delle ostilità causate dall’intransigenza e dalla aggressività della Polonia (sarà poi vero?) Rispondo che sono disposto a tutto purché si dia corso a trattative di pace – si rivedano 4 clausole di Versailles ed io non uscirò dal convegno se tutto – dico tutto – non sarà risolto senza strascichi – Non possono non darmi ascolto: il mio è un ordine e una preghiera – Non ricevo risposta da nessuno – Sono le 20 e trenta le comunicazioni telefoniche fra Italia e Gran Bretagna sono interrotte – Londra ha deciso così – Attimi di solitudine – È la prima volta in diciassette anni che mi trovo vinto dagli eventi.
Non più libero nella libera scelta ma succube di una situazione che non riesco né a controllare né a dominare – Solo, come sempre – ma con un peso di responsabilità spaventoso – Combattuto da forze immani sulle quali si stende il potere disperato della ragione – Sono stato sempre assertore di problemi ideali: sogni di gloria – onore difeso con qualsiasi mezzo – eroismo spinto oltre i limiti della salvezza – ma oggi prevale la ragione – prevale il senso pratico sull’esaltazione e sui miraggi fatali – Non possiamo e non dobbiamo prendere le armi (che poi … non abbiamo) ma dobbiamo fare una scelta che possa salvarci – Una scelta franca e per quanto si può: sicura – Diciamo sicura al settanta per cento.
Dobbiamo difenderci da coloro che saranno nel gioco tragico della guerra i nostri nemici e salvarci da quelli che potrebbero diventarlo da un momento all’altro e sono i nostri alleati: i tedeschi – Ancora supposizioni progetti scelte pensieri qui in questo gelido salone del mio studio – vado alla finestra, giù la piazza Venezia è immersa nelle tenebre – si prova l’oscuramento – un buio che angoscia più che mai reso sgomento dalle luci blu che guizzano qua e là – un apparato preoccupante un presagio di sciagura – Prove o meno – NO, si sospenda questa mascheratura a lutto – per ora se ne può fare a meno.