Maria Jacobini (Roma, 17 febbraio 1892 – Roma, 20 novembre 1944) proveniva da una famiglia di nobili romani che annoverava fra i suoi membri due cardinali, e un ministro dei Lavori pubblici dello Stato della Chiesa (nel 1854, sotto Pio IX). Dopo gli inizi nel teatro viene notata da Ugo Falena, direttore artistico della casa di produzione “Film d’Arte Italiana”, che le fa la prima offerta di lavoro nel cinema muto. Il suo primo film è “Beatrice Cenci” del 1910, ma il suo primo ruolo importante lo ottiene due anni più tardi con “Cesare Borgia”. Fu l’inizio di una grande attività di attrice cinematografica che la vide diventare una delle maggiori interpreti femminili del cinema muto italiano dell’epoca. Nel 1913 Maria Jacobini interpretò il ruolo di Giovanna D’Arco nell’omonimo film diretto per la Savoia Film da Ubaldo M. Del Colle e dal suo compagno Nino Oxilia: si trattò del primo lungometraggio sulla Pulzella della storia del cinema mondiale. Il film ottenne uno straordinario successo negli Stati Uniti, dove fu distribuito nel 1914 insieme con In Hoc signo vinces!, pellicola a carattere religioso interpretata sempre dalla Jacobini per la regia di Oxilia, realizzata in occasione del sedicesimo centenario dell’Editto di Costantino e approvata dal Papa.
Nella sua carriera la Jacobini ha girato una settantina di film, tra i quali una ventina dopo l’avvento del sonoro che, a differenza di molte sue colleghe, non segnò la fine della sua carriera anche se da quel momento per lei ci furono solo ruoli secondari e da caratterista.
Alla fine degli anni Venti provò a rilanciarsi come attrice e produttrice nella Germania di Weimar: ottenne però più successo come attrice che come produttrice visto che la sua “Maria Jacobini-Film GmbH” produsse un solo film: “La Bohème” del 1923.
La sua ultima apparizione fu nel film “La donna della Montagna” del 1943, un anno prima della sua morte avvenuta all’età di 52 anni.