Dai cento anni della Treccani ai 500 anni di Giovanni Pierluigi da Palestrina, ecco tutti gli anniversari identitari e culturali per l’anno nuovo.
di Emanuele Mastrangelo da CulturaIdentità del 27 dicembre 2024
Il 2025 è anno giubilare. Già per questa sua natura è anno “tondo”, ovvero marca il quarto di secolo, nella fattispecie l’81° quarto di secolo dalla nascita di Nostro Signore secondo la data convenzionale (probabilmente sbagliata dal punto di vista cronistorico, e tuttavia oramai entrata nell’uso corrente).
Ma sono tantissimi anche gli anniversari profani, dai genetliaci alle ricorrenze, che il prossimo anno porterà a celebrare per riannodare ciò che ci lega al nostro passato, alle nostre radici culturali, alla nostra identità.
Certamente i due nomi più prestigiosi non possono che essere Mazzini, di cui il 22 giugno si ricorda il 220° dalla nascita, il 7 gennaio prossimo, e Giovanni Pierluigi da Palestrina, il Principe della Musica, nato in un giorno ignoto dell’anno di grazia 1525 nella cittadina laziale.
E poi, dopo Mazzini, Palestrina. L’immenso compositore che portò alla perfezione la polifonia cinquecentesca di scuola romana. Già puer cantor della cappella di Santa Maria Maggiore, Palestrina divenne compositore e organista apprezzato.
E il 2025 vede anche un altro anniversario, ancorché non genetliaco: il 18 febbraio di 100 anni fa nasceva l’Istituto Giovanni Treccani, diretto da Giovanni Gentile, che avrebbe portato alla pubblicazione della celeberrima enciclopedia Treccani.
Non riguarda specificamente l’Italia, ma il 1925 è anche l’anno della nascita delle trasmissioni televisive: i primi esperimenti di trasmissione delle immagini via onde radio furono completati con successo proprio cento anni fa, in Scozia. E – a proposito di immagini in movimento – anche il cinematografo fa compleanno tondo: a dicembre saranno i 130 anni dalla prima proiezione dei fratelli Lumiere.
E ancora non un italiano, ma che tanto significa per l’Italia: Giovanni Paolo II. Il 2 aprile saranno 20 anni dalla scomparsa di questo grande pontefice, riconosciuto Santo nel 2014. A Wojtila successe un altro pontefice la cui statura storica è gigantesca: Joseph Ratzinger, Benedetto XVI, eletto il 19 aprile di 20 anni fa.
Aprile sarà anche l’80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale in Italia, una ricorrenza che senza dubbio spalancherà polemiche e dibattiti attorno ai tanti buchi nella memoria storica collettiva del nostro paese, alle carte sparite e ai misteri di Stato (italiani e internazionali) che hanno segnato quei giorni sanguinosi della primavera 1945.
Così come non mancheranno i dibattiti storici attorno al centesimo della nascita del regime fascista, il 3 gennaio 1925, col famoso discorso di Mussolini. Meno divisivo, l’anniversario successivo sarà quello per i cento anni dall’avvio della Battaglia del Grano, primo passo della Rivoluzione Verde che nel dopoguerra darà cibo a tutto il mondo e che proprio dalle innovazioni italiane di Nazareno Strampelli prenderà le mosse.
Il 2025 vedrà anche la celebrazione del più famoso donnaiolo di tutti i tempi, Giacomo Casanova, nato a Venezia il 2 aprile di tre secoli fa, le cui memorie rocambolesche sono solo una piccola parte della sua vita incredibile di avventuriero, spia, esoterista e intellettuale.
Più in là nell’anno, invece, rispettivamente il 19 settembre e il 2 novembre, ricorderemo la scomparsa di altri due grandi scrittori italiani, Pier Paolo Pasolini (50 anni dalla morte) e Italo Calvino (40 anni).
Avrebbe compiuto 70 anni, ed è scomparso 10 anni fa Pino Daniele, amatissimo cantautore napoletano, mentre Altamura ricorda i 230 anni dalla nascita di Saverio Mercadante, celeberrimo compositore di opere nella prima metà dell’Ottocento.
Il 2025 sarà poi un anno centrale per le ricorrenze legate alla lingua “dove il sì suona”: a dicembre infatti ricorderemo i 650 anni dalla morte di Giovanni Boccaccio, con Dante (di cui invece ricorre il 760° compleanno fra maggio e giugno) uno dei fondatori della lingua italiana, le “Tre Corone” del nostro idioma insieme a Petrarca. E a proposito di padri della lingua, anche Alessandro Manzoni celebra un anniversario tondo: il 240° compleanno il 7 marzo. Ancora un grandissimo poeta, Giosue Carducci, compirebbe 190 anni il 27 luglio.
Il centesimo compleanno invece lo festeggeremo per alcuni altri protagonisti della storia italiana recente, dall’oncologo Umberto Veronesi al giallista Rino Camilleri, padre del commissario Montalbano. E poi gli attori comici Silvana Pampanini, Paolo Panelli e Giacomo Furia, di cui ricorre anche il decennale della morte esattamente come la stilista Krizia (al secolo Maria Mandelli), l’antropologa sempre controcorrente Ida Magli e un altro grande polemista come don Gianni Baget Bozzo. Sempre sacerdote, avrebbe compiuto cento anni anche padre Gabriele Amorth, celeberrimo esorcista. Sicuramente divisivo saranno i centenari di due storici: il giornalista Angelo Del Boca, controverso storico del colonialismo italiano, i cui testi appassionano i sostenitori della narrazione anti-nazionale ma vengono contestati dal revisionismo scientifico documenti alla mano, e Rosario Villari, sui cui libri di ispirazione marxista si sono formate generazioni di studenti. E ancora, la scrittrice Luce d’Eramo e il regista Franco Castellano. Poi tre grandi protagonisti della Prima Repubblica: il democristiano Arnaldo Forlani, il repubblicano Giovanni Spadolini, che era coetaneo del comunista Giorgio Napolitano, tesoriere del PCI e poi presidente della Repubblica. Due nomi poi legati alla guerra civile italiana: Celeste Di Porto, famigerata delatrice di correligionari ebrei nella Roma occupata dai tedeschi, e il partigiano Dante Di Nanni, la cui morte al termine di un inseguimento con la milizia fascista è stata trasformata in un mito da Giovanni Pesce, poi smentito dalle ricostruzioni storiche. Il 2025 è anche il 100° compleanno di Bruno Martino, autore di successi degli anni ’50-’60 come “Malafemmina” e “La donna riccia”, Carlo Rambaldi, celeberrimo mago degli effetti speciali, padre di “Alien” ed “ET”, coetaneo di Nanni Loy, il regista che col suo “Specchio segreto” portò la “candid camera” in Italia. Ultimo, ma non ultimo, Giuseppe Panini, il “padre delle figurine” che sono state magna pars dell’infanzia di tanti italiani.