Il Parlamento ha festeggiato solennemente la nascita dell’Italia unita nel 17 marzo 1861, la Lega scalpita, il Pd s’indigna, il Pdl invita alla riconciliazione, l’Udc fa sentire la sua voce. Insomma ognuno dice la sua: qualche parlamentare commemora anche eroi risorgimentali ormai dimenticati e invita a prendere esempio dalla storia patria.
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da “Il Messaggero” del 17 marzo 2011
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Peccato, però, che siano molti i nostri parlamentari che della nascita dell’Italia ne sanno davvero poco. Le telecamere delle Iene, la trasmissione di Italia 1 in onda il 17 marzo scorso fanno visita a Montecitorio ed intervistano i deputati sulla nascita dello Stato italiano. Domande del tipo: «Cos’è successo il 17 marzo di 150 anni fa?»; «Perché Garibaldi è stato ribattezzato “l’eroe dei due mondi”?»; «In che anno Roma divenne Capitale?». Poche domande, ma in grado di mettere in crisi i parlamentari intervistati.
Sarà l’imbarazzo per l’invadenza delle telecamere, l’emozione per una domanda a bruciapelo o, forse, come dicono i diretti interessati, sarà il montaggio tv che li fa apparire ignoranti; ma è certo che parlamentari ed ex parlamentari non ci fanno una bella figura. «Il 17 marzo è stato un giorno storico; cosa è avvenuto?», domanda la “iena” Sabrina Nobile. «Di preciso non glielo so dire cosa è accaduto – abbozza il deputato Pdl Claudio Barbaro – La presa di Porta Pia non credo… o forse sì? Forse la presa di Porta Pia. Di preciso il 17 marzo non so cosa sia accaduto».
E prima dell’Unità com’era la situazione? «C’era il Regno delle due Sicilie», risponde stavolta sicuro Barbaro. Ma chi c’era? «I Savoia. No, perdoni, il Regno di Sardegna». E al Sud? «I Borboni. Ho fatto confusione. Quindi non vado in onda perché ho risposto a parecchie domande?».
Non va meglio all’ex deputato Vincenzo Alaimo. «Il 17 marzo preciso io non lo ricordo con molta chiarezza però per averlo scelto vuol dire che c’è stato qualcosa di importante, di storico che va realizzato e va ricordato», ammette con imbarazzante candore. E chi regnava nel Regno di Sardegna? «Chi regnava? – risponde – Mi fa delle domande storiche che ovviamente io ho dimenticato. Chi poteva essere? Me lo dica così io imparo».
Perché Garibaldi venne chiamato l’eroe dei due mondi? «Dei due mondi – spiega – perché praticamente erano due mondi diversi che venivano realizzati in un’unica struttura, geografica e anche politica». Quali? «Il Nord e il Sud di allora», dice dimenticando le imprese garibaldine in Sudamerica.
Le “perle” sono tante e di tanti: da «Camillo Benso Conte di Cavour che si è insediato e che come primo presidente è stato lui a fare questa operazione che ci ha portato ad avere questo paese»; a «Roma diventata capitale d’Italia con la presa di Porta Pia il 20 settembre del 1860».
L’unico a salvarsi nelle interviste proposte è il sindaco di Firenze, Matteo Renzi: «Roma divenne Capitale nel 1871 perché nel 1870 ci fu la breccia di Porta Pia».
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Per saperne di più
Guarda anche l’altra intervista de “Le Iene” sulla cultura storica dei nostri politici:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=654_KdngiGc&feature=player_embedded[/youtube]
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Inserito su www.storiainrete.com il 21 marzo 2011