Un acquarello, dipinto nel 1910 da Adolf Hitler, verrà messo all’asta il 2 marzo prossimo. Secondo gli esperti sarebbe appartenuto nientemeno che a Sigmund Freud, il padre della psicanalisi. Il dipinto che misura 20 centimetri e che mostra una piccola chiesa con alle spalle delle alte montagne è firmato «A. Hitler 1910». Ma la cosa più interessante è che nella parte posteriore del quadro vi è un’iscrizione in italiano che recita: «Studio Medico Sigmund Freud Vienna».
Secondo quanto riportato dal Daily Telegraph di Londra, il dipinto all’indomani della Seconda Guerra Mondiale sarebbe stato portato in Italia da un veterano americano. L’uomo al tempo dichiarò che il quadro era appeso nello studio del dottor Freud, a Vienna. Dopo più di 50 anni la casa d’aste britannica Mullock’s ha scovato il quadro e il prossimo 2 marzo lo metterà in vendita a Ludlow, nella contea dello Shropshire. Richard Westwood-Brookes, esperto di documenti storici che lavora per la Mullock’s, conferma al giornale inglese che l’attuale anonimo proprietario del quadro è italiano e il prezzo di partenza dell’asta sarà di 10.000 sterline (circa 11.500 euro): «Che il quadro fosse appeso nello studio viennese di Sigmund Freud può apparire una bizzarria. Ma bisogna pensare che sia Hitler sia il padre della psicanalisi vivevano a Vienna e che in gioventù il futuro Fuhrer cercò di sbarcare il lunario nella capitale austriaca tentando di vendere i suoi quadri. È possibile che Freud ne abbia comprato uno e l’abbia appeso nel suo studio».
Richard Westwood-Brookes afferma che vi sono altri indizi che confermerebbero la sua tesi: «La scena dipinta nel quadro è molto simile a quella già vista in altri quadri di Hitler – dichiara l’esperto della casa d’aste -. Inoltre si dice che Hitler fosse popolare nella comunità ebraica di Vienna di quei tempi. Ciò avveniva molto prima della nascita del partito nazista e delle abominevoli teorie razziste. È quindi del tutto possibile – anche se estremamente ironico – che il grande Sigmund Freud avesse un quadro di Hitler appeso nel suo studio».
_______________________________
Inserito su www.storiainrete.com il 16 febbraio 2010