Newsletter n. 2 / 2007 di «Storia In Rete»

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Anno VII – n. 2 – marzo 2007

A cura di Fabio Andriola (direzione@storiainrete.com )

Sommario:

  1. Il nuovo numero di «Storia In Rete» è in edicola
  • Dal 18 al 20 maggio a Gorizia la III° edizione di «E’ storia»
  • 1924: Mussolini fece battezzare e cresimare i figli
  • Esce «Storie Segrete» della Seconda guerra mondiale
  • Germania: allievi scuola polizia: «Basta con Olocausto»
  • «Storia In Rete» alla radio

1)  Il nuovo numero di «Storia In Rete» è in edicola

E’ “Che Guevara” a campeggiare sulla copertina del numero in edicola di «Storia In Rete» (il numero 17, marzo 2007). Il pezzo di copertina, a firma Luca Di Bella, è irriverente fin dal titolo: «Un mito infranto». Infatti, in vista dell’anniversario del quarantennale della morte del celebre guerrigliero argentino, divenuto un simbolo del XX secolo, «Storia In Rete» ha pensato di mettere in fila tutte le cose – e son molte – che la Storia ha appurato e che cozzano col “mito” guevarista. Nello stesso numero anche un polemico e documentato intervento di Emanuele Mastrangelo sulla crisi diplomatico-storica tra Italia e Croazia con al centro le foibe e le stragi del secondo dopoguerra. Aldo A. Mola affronta il tema del trasformismo, Valeria Palumbo quello del cambio dell’immagine femminile nel secondo Ottocento ed Elena Percivaldi si occupa di Jacopone da Todi, figura affascinante e controversa di uomo santo ed eretico cui è stata dedicata un’importante mostra. Due le anticipazioni di libri in questo numero: le memorie dell’ultimo “guardaspalle” di Hitler ancora in vita: Rochus Misch ha appena pubblicato con Castelvecchi i suoi ricordi («L’ultimo», pp. 238, € 14,00) e «Storia In Rete» ha scelto un estratto dal capitolo in cui si rievocano i retroscena inediti del misterioso volo del numero due del nazismo, Rudolf Hess, in Scozia; a seguire un altro estratto, questa volta da un libro pubblicato da Lindau: «La vittoria della Ragione» (pp. 384, € 24,00) di Rodney Stark. Stark, universitario statunitense che spiega come il cristianesimo sia alla base del primato culturale, politico e scientifico dell’Occidente dal Medio Evo ad oggi. Da segnalare poi anche l’intervista di Pierluca Pucci Poppi al francese Jean Sevillia, autori di libri contro «lo storicamente corretto» e il «pensiero unico». Altri articoli riguardano poi i diari di Mussolini, la figura di Cristoforo Colombo (di Maurizio Maggini), l’uso dei gas nella Prima guerra mondiale sul fronte italiano (Leonardo Raito), lo scontro nell’antica Roma tra Scipione e Catone (Andrea Biscàro). Sul nostro sito potrete trovare un estratto dei principali articoli: www.storiainrete.com

2)  Festival Storia: a maggio a Gorizia si parla di “Rivoluzioni”

Armata oppure nonviolenta, politica ma anche tecnologica, deflagrante o silenziosa, di genere e di costume, globale eppure intessuta nei piccoli impercettibili mutamenti del quotidiano, nel flusso inarrestabile della storia, dell’agire, del vivere umano: alla rivoluzione, o meglio, alle Rivoluzioni intese come una molteplice tipologia di cambiamenti, non più o non necessariamente generati da moti violenti e repentini, capaci di investire la politica e le istituzioni ma anche – per fare solo alcuni esempi – la scienza e la tecnologia, l’economia e la sociologia, l’arte, lo spettacolo, la letteratura e la comunicazione di massa – è dedicato «èStoria 2007», il terzo Festival internazionale della Storia in programma a Gorizia dal 18 al 20 maggio 2007, ideato e organizzato dalla LEG – Libreria Editrice Goriziana, promosso dal Comune di Gorizia, patrocinato e sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorati al Turismo e alla Cultura – e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Di primissimo piano, come nella tradizione del Festival, i protagonisti chiamati a Gorizia ad avvicendarsi sui palcoscenici di «èStoria 2007»: come gli autori Corrado Augias, Khaled Fouad Allam, Pino Cacucci, i giornalisti Federico Rampini, Francesco Sisci, Mario Luzzatto Fegiz, l’ambasciatore ed editorialista Sergio Romano, gli studiosi e storici Jean-Clément Martin, Gian Enrico Rusconi, Massimo Teodori, Martin van Creveld, Vittorio Strada, Ernesto Galli della Loggia, Mimmo Franzinelli, Luciano Canfora, Chiara Frugoni, Paolo Buchignani, Renzo Guolo, Giuseppe Parlato, Giorgio Galli, Antonio Moscato, Andrea Graziosi, Eugenia Roccella, Guido Abbattista, Claudio Venza,  Giuseppe Trebbi, Fulvio Salimbeni, Elisabetta Vezzosi, Giorgio Petracchi, l’autore, regista e interprete Moni Ovadia, il neocon Robert Kagan (senior associate di Carnegie Endowment for International Peace e columnist del Washington Post), e il portavoce dei dissidenti cubani in Italia Joel Rodriguez. Nella prossima newsletter e sui prossimi numeri di «Storia In Rete» inseriremo altri dettagli sull’iniziativa ma fin d’ora è possibile avere informazioni a questi indirizzi: www.estoria.it, info@estoria.it, tel. 0481.33776 (Libreria Editrice Goriziana).

3) Nel 1924 Mussolini fece battezzare e cresimare i figli

 ► Benito Mussolini chiese con insistenza alla moglie Rachele i sacramenti per i tre figli. Edda, 12 anni, Vittorio di 8 e Bruno di 6, ricevettero la Cresima e la Comunione l’8 settembre 1924 nell’eremo di Camaldoli in provincia di Arezzo. Ad amministrare i sacramenti fu il cardinale Vincenzo Vannutelli. I retroscena sono stati scoperti in un documento inedito, ritrovato nel Fondo Affari Ecclesiastici dell’Archivio della Segreteria di Stato della Santa Sede da padre Giovanni Sale, storico della Compagnia di Gesù e pubblicato nel suo nuovo libro dal titolo «Fascismo e Vaticano prima della Conciliazione», pubblicato dalla casa editrice Jaca Book di Milano. A rivelare i particolari sulla Prima Comunione e Cresima dei figli di Mussolini è una lettera dello stesso cardinale della Curia romana Vannutelli, indirizzata al cardinale Pietro Gasparri, Segretario di Stato Vaticano, braccio destro del Papa Pio XI. Nell’epistola si racconta che nell’agosto 1924, quando Rachele Mussolini si trovava in villeggiatura a Badia Prataglia, vicino a Camaldoli, chiese all’abate del convento camaldolese di «voler dare una qualche istruzione religiosa ai suoi figlioli, assicurando che era pure questo il desiderio del padre dei fanciulli». All’inizio di settembre, quando lo stesso Benito Mussolini arrivò in Casentino per visitare la moglie e i figli, chiese al cardinale Vannutelli di amministrare la Cresima ai tre figli. L’alto prelato della Curia pontificia si accertò della preparazione religiosa dei tre fratelli e l’8 settembre, giorno “sacro alla Natività di Maria Santissima”, celebrò la Cresima e la Comunione, «il tutto in maniera del tutto privata, sebbene non segreta, considerandosi questi atti come cosa intima di famiglia». Il cardinale Vannutelli nella lettera al Segretario di Stato Vaticano Gasparri sottolinea che la famiglia Mussolini «fu in tutto corretta e rispettosissima». «Tutto sembra permettere che, nelle circostanze presenti, questo fatto venga riguardato come di buon augurio, non solo per la famiglia di Mussolini, ma anche per le cose pubbliche», concludeva Vannutelli, sottolineando come furono rispettati fino in fondo gli accordi che prevedevano l’assenza alla cerimonia religiosa di giornalisti e politici, in modo che la stampa non ne potesse “parlare affatto”.

4) Libri: «Storie segrete» ovvero le spie nella II guerra mondiale


► Il Secondo Conflitto Mondiale è stato indagato a fondo da molti valenti autori, anche se non pochi aspetti politici, diplomatici e militari di questa epocale e cruciale  contesa del Novecento abbisognano ancora di un’ulteriore e ben più approfondita analisi, e non di rado di una radicale “revisione” cioè di una nuova, più corretta interpretazione dei fatti, conseguibile attraverso l’analisi dei moltissimi documenti che in questi ultimi anni sono emersi dagli archivi dei ministeri della Difesa e degli Esteri delle potenze che parteciparono alla guerra. E’ da questa considerazione che è partito Alberto Rosselli per scrivere il suo «Storie Segrete – Operazioni sconosciute o dimenticate della Seconda guerra mondiale» (Gianni Iuculano Editore, Pavia). L’intento di questo breve testo non è certo quello di “riscrivere” una porzione così ponderosa della storia bellica, ma più semplicemente quello di proporre a studiosi e ad appassionati di vicende militari alcuni episodi (fatti d’arme, missioni particolari, operazioni segrete e avventure di singoli personaggi) che videro protagonisti, con maggiore o minore fortuna, unità e uomini appartenenti alle forze aeree, navali e terrestri dell’Asse e alleate. Gli episodi contenuti e descritti in questo libro si rifanno a memorie, documenti e resoconti ufficiali e pubblicazioni specialistiche e articoli redatti all’epoca dei fatti o successivamente. Presto su «Storia In Rete» verrà proposto un estratto del volume.

 5) Germania: allievi scuola polizia: «Basta con Olocausto»

► Un nuovo episodio a sfondo antisemita scuote la Germania. I protagonisti in negativo sono stati gli allievi della scuola di polizia di Berlino, e ciò rende ancor più grave l’accaduto. A quanto riferisce la «Berliner Zeitung», un’intera classe si è ribellata all’evocazione dell’Olocausto fatta da un sopravvissuto, Isaak Behar, 83 anni, che ha perso i genitori e due sorelle ad Auschwitz. Al termine della conferenza, i futuri poliziotti hanno detto ad alta voce che ne avevano abbastanza di sentirsi ripetere in continuazione le vicende dell’Olocausto ed hanno anche fatto pesanti allusioni ai rapporti tra gli ebrei ed il denaro. L’episodio risale al 27 febbraio, ma il direttore della scuola di polizia, Dieter Glietsch, ne è venuto a conoscenza per caso solo dopo alcuni giorni. «Se i fatti verranno confermati, ci saranno delle conseguenze», ha avvertito, ed ha immediatamente ordinato un’inchiesta dopo aver convocato il responsabile per la formazione politica dei futuri poliziotti ed un insegnante. Il rabbino Andreas Nachama ha stigmatizzato l’episodio, lamentando che quello che è accaduto nella scuola di polizia di Berlino riflette la situazione esistente nella società tedesca. «Questo antisemitismo che emerge ovunque è deplorevole e allarmante», ha affermato. Lo scorso maggio un funzionario della quinta direzione della polizia berlinese era stato sospeso dal servizio per motivi analoghi ed un mese prima un tecnico della criminalpol era stato sospeso per aver inviato messaggi email di contenuto razzista. Già nel 2000 alcuni studenti della scuola di polizia berlinese avevano creato scandalo per aver pronunciato affermazioni razziste.

6) «Storia In Rete» alla radio

Due articoli di «Storia In Rete» – e speriamo sia solo l’inizio – sono disponibili sul sito di «Radio 24», la radio de «Il Sole-24 ore» (www.radio24.ilsole24ore.com) perché scelti da Luca Cremonese, curatore della trasmissione «Letture di Radio 24». Si tratta dell’ anticipazione de «Il libro rosso dei martiri cinesi» (Ed. San Paolo) a firma Gerolamo Fazzini e pubblicato sul numero 13/14 di «Storia In Rete» col titolo «La Grande Muraglia tra Mao e Gesù». E’ possibile riascoltare o scaricare la puntata collegandosi a questo link: http://www.radio24.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=893555&chId=40&artType=Articolo&back=0&menu=arch&anno=2007&mese=04&subSezId=10713&sezId=10713. L’altro articolo ripreso da «Radio 24» è quello di Aldo A. Mola «Tutto il golpe minuto per minuto», sempre dallo stesso numero di Storia in rete. Anche in questo caso è possibile riascoltare o scaricare la puntata collegandosi a questo link: http://www.radio24.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=896729&chId=40&artType=Articolo&back=0&menu=arch&anno=2007&mese=04&subSezId=10713&sezId=10713

La frase:

«Chi avrebbe creduto che la tolleranza aveva i suoi fanatici?»

Chrétien-Guillaume de Lamoignon de Malesherbes (1721-1794)

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