Il ‘Times’ fa le pulci alle pellicole storiche: da ‘Braveheart’ in gonnellino scozzese all’imperatore Commodo ucciso nell’arena del Colosseo nel film con Russel Crowe.
Forse hanno voluto migliorare la storia, quella con la ‘s’ maiuscola. O forse, piu’ semplicemente, hanno pensato a far cassa, assecondando i gusti di un pubblico cinematografico piu’ incline alla spettacolarita’ che alla realta’ storica. Di certo, alcuni registi hanno assicurato ai loro film un posto d’onore non solo nei dizionari del cinema ma anche nella poco onorevole classifica delle pellicole piu’ cariche di imprecisioni di tutti i tempi. Classifica pubblicata dal ‘Times’, con gran sollievo di quanti hanno strabuzzato gli occhi increduli davanti a ‘Braveheart’ in gonnellino scozzese o all’imperatore Commodo ucciso nell’arena del Colosseo.
Ad aggiudicarsi il primato dei film con piu’ inesattezze e’ U-571, film del 2000 del regista americano Jonathan Mostow che, quando arrivo’ nelle sale, rischio’ di aprire un incidente diplomatico tra Usa e Gran Bretagna. Nella vicenda viene infatti rappresentato un evento della seconda guerra mondiale, la cattura della prima macchina ‘Enigma’ in dotazione all’esercito nazista, ma l’impresa viene attribuita agli americani anziche’ agli inglesi. Tony Blair, allora primo ministro, defini’ il film “un affronto alla memoria storica”, sollevando una polemica che si placo’ solo quando Bill Clinton scrisse una lettera per ricordargli come si trattasse soltanto di un film.
Non meno clamorosi sono gli errori che costellano la pluripremiata pellicola ‘Braveheart’, che segno’ l’esordio di Mel Gibson dietro la macchina da presa. Nel film del 1995, infatti, l’eroe dell’indipendenza scozzese William Wallace e’ rappresentato come un povero cittadino, mentre la storia ce lo ha consegnato come un cavaliere e importante proprietario terriero. Frutto della fantasia e’ anche la storia d’amore tra il condottiero e la Regina Isabella (che all’epoca della vicenda aveva in realta’ soltanto due anni), come pure l’abbigliamento dei personaggi: il tradizionale kilt, di cui nella pellicola si fa sfoggio, non sarebbe stato inventato prima di tre secoli.
Gli errori storici lasciano il posto a errori “presistorici” nel terzo film della classifica, ‘10.000 BC’, ambientato appunto dieci millenni prima di Cristo. La pellicola presenta una serie di inesattezze – compaiono animali gia’ estinti e altri non ancora comparsi, insieme a tecnologie per l’epoca ancora futuristiche – che, all’arrivo nelle sale, suscitarono la reazione sdegnata della rivista scientifica Archaeology.
In quarta posizione troviamo ancora Mel Gibson, stavolta pero’ solo in veste di attore. Il film e’ ‘Il patriota’, pellicola sulla rivoluzione americana che, per dirla con le parole dello storico David Hackett Fischer, “sta alla storia come ‘Godzilla’ sta alla biologia”. Nel film vengono attribuite ai soldati britannici incredibili atrocita’, come il massacro di civili all’interno di chiese e luoghi sacri, di cui i documenti storici non riportano notizia. Inoltre, come osservato dal regista Spike Lee, la pellicola ignora completamente la schiavitu’ nelle colonie americane.
Una terza comparsa di Gibson nell classifica avviene alla sesta posizione, con la pellicola del 2006 ‘Apocalypto’, che rappresenta, o vorrebbe rappresentare, la civilta’ dei Maya all’inizio del suo declino. Molte delle pratiche presentate nel film, come i sacrifici di massa, erano in realta’ una tradizione azteca, mentre nella storia dei Maya non c’e’ traccia di assalti nei villaggi alla ricerca di vitime sacrificali.
A risaltare nelle parti basse della classifica e’ il film di Ridley Scott ‘Il gladiatore’, vincitore di 5 premi Oscar, nel quale le inesattezze quasi non si contano. L’imperatore Marco Aurelio, infatti, mori’ probabilmente di vaiolo e non per mano di Commodo, il quale, a sua volta, mori’ ucciso da un gladiatore; ma in bagno e non nel Colosseo. E a completare la classifica altri classici Hollywoodiani come ‘Pearl Harbour’ in quinta posizione, ‘Amadeus’ in settima e, a chiudere, due pellicole regali: ‘Young Victoria’ (2009) e ‘Marie Antoinette’ (2006).
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Inserito su www.storiainrete.com l’8 agosto 2009