Quindici svenuti e quattro colpiti da vomito durante la visita alle segrete del castello di Warwick, in Gran Bretagna. Un risultato che farebbe piacere a un regista horror, ma non all’amministrazione comunale della città inglese, che sta dibattendo ora se chiudere o mitigare “l’attrazione storica” incriminata. A metà maggio erano già 19 i visitatori cui hanno ceduto i nervi e lo stomaco di fronte alla ricostruzione delle vittime della camera delle torture del castello, con manichini realistici che rappresentano uomini tormentati sul cavalletto o mutilazioni. Allo spettacolo raccapricciante si aggiunge la descrizione particolareggiata e che le guide dispensano ai turisti, con molti dettagli compiaciuti granguignoleschi. Un rappresentante del comune di Warwick ha dichiarato che “se vi saranno altri incidenti come questi saremo costretti ad edulcorare la visita nelle segrete”. Il cartellone pubblicitario dell’attrazione turistica recita: “Cadaveri in decomposizione, monaci cantori, torture in corso ed esecuzioni capitali”: chi vuole visitare, insomma, è avvisato. Il castello di Warwick fu costruito dai normanni nel 1068, subito dopo l’invasione della Britannia e fu teatro di numerosi episodi di crudeltà, fra i quali l’incarceramento dei cavalieri francesi durante la Guerra dei Cent’anni e quello di importanti realisti durante la Guerra Civile inglese, periodo nel quale il castello fu roccaforte dei repubblicani.
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