di Mario Veronesi da Difesa Online del 21 maggio 2018
Un mistero avvolge la sua fine. Sulla morte del generale delle SS Hans Kammler ci sono cinque diverse versioni. Probabilmente visse e morì da americano, sotto una falsa identità, in una località segreta degli Stati Uniti e con una montagna di segreti inconfessabili.
SS Obergruppenfuher Hans Kammler (1901-1945) fu designato da Himmler per sovrintendere e accelerare la messa a punto e la produzione delle armi segrete tedesche. Era un nazista fanatico e un geniale organizzatore, dotato di una smisurata ambizione. Nell’eseguire il suo compito si dimostrò spietato, eliminando successivamente tutti i responsabili compresi i tecnici di Peenemunde. Nell’agosto del 1943, assunse la responsabilità per la costruzione di impianti sotterranei di produzione per le V-2, nei pressi del campo di sterminio di Mittelbau-Dora che ospitava lavoratori schiavi addetti alla costruzione della fabbrica sotterranea e delle linee di produzione. Questo progetto fu spinto in avanti sotto enormi pressioni di tempo, nonostante le conseguenze per la manovalanza impegnata. Il motto di Kammler era: “non preoccuparti per le vittime. Il lavoro deve procedere in avanti nel più breve tempo possibile”. Originariamente chiamato “Block 17/3 Buchenwald” alla fine di settembre 1944, l’amministrazione SS ordinò di separare politicamente Dora da Buchenwald, per diventare con i suoi 32.471 prigionieri il centro di “Konzentrationslager Mittelbau”.
Nel 1944, Himmler convinse Hitler di mettere il progetto V-2 direttamente sotto il controllo delle SS, e l’8 agosto Kammler sostituì Walter Dornberger (1895-1980) come direttore. L’8 settembre 1944 quando le prime unità operative di V-2 inizarono i tiri contro l’Inghilterra egli ottenne da Hitler il posto di comandante del 65° corpo d’armata, istituito come armata per l’utilizzazione delle armi speciali, i cui reggimenti autonomi dipendevano direttamente dall’autorità di Hitler. I razzi arrivavano direttamente dalle fabbriche sotterranee di Nordhausen.
Il loro numero aumentò rapidamente e constantemente fino al termine delle ostilità. Nel settembre 1944 arrivarono 350 razzi e 500 in ottobre, nei mesi seguenti Kammler ebbe a disposizione un minimo di 900 razzi V-2. squadre di specialisti provenienti dalla sotterranea fabbrica andarono a completare le unità di tiro e a riparare gli ancora frequenti guasti. Ma poco alla volta Kammler ridusse il numero dei tiri falliti e fece del 65° corpo d’armata un’unità speciale. Dal 31 gennaio 1945, Kammler era capo di tutti i progetti missilistici. Hans Kammler morì con le armi in pugno il 9 maggio 1945 in un bunker di Praga, dove seicento partigiani cechi attaccarono il pugno di SS rimaste a lui fedeli. Il suo aiutante obbedendo agli ordini ricevuti, lo seguiva e quando ritenne che tutto fosse perduto lo abbattè con una raffica. SS Obergruppenfuher Hans Kammler, dopo una vita spietata e crudele ebbe la morte che si era augurato. Fu l’ultimo ufficiale delle SS a ricevere, il primo marzo 1945 la promozione ad Obergruppenfuher.
Nel suo libro “The Hunt for Zero Point” uscito nel 2001, l’autore Nick Cook sollevò la possibilità che Kammler (foto) a causa del suo presunto coinvolgimento nei progetti segreti, sia stato portato negli Stati Uniti, con altri scienziati tedeschi nell’ambito dell’operazione “Paperclip”; era il nome in codice di un’operazione avviata dall’Office of Strategic Services e continuata dalla CIA, avendo come priorità il reclutamento di scienziati tedeschi (foto sotto) nelle fasi immediatamente successive alla fine della guerra. Tale operazione fu avviata anche con il fine di evitare che le conoscenze scientifiche naziste finissero nelle mani dei Sovietici. Ebbe inizio nel novembre 1945 e si potrasse fino al 1970, consistette nello scoprire e reclutare per gli USA circa 2.000 fra scienziati tedeschi e loro familiari. Ma già dal luglio 1945 il Combined Intelligence Objectives Sub-Committee (CIOS) di Londra aveva ordinato una ricerca in tal senso. Nel mese di agosto, il nome di Kammler era entrato a far parte della “Lista 13” una lista delle Nazioni Unite contenente i criminali di guerra nazisti. Solo nel 1948 il CIOS ricevette le informazioni che Kammler era fuggito a Praga e aveva tentato il suicidio. L’informatore affermò che Kammler aveva sempre i suoi progetti con se, e che una voce tra i suoi ex collaboratori affermava che stava lavorando in Unione Sovietica.
Come andò a finire veramente non lo sapremo mai, ma sappiamo benissimo che sotto il suo comando, degli oltre 60.000 prigionieri che sono passati attraverso il complesso di Mittelbau-Dora almeno 20.000 morirono di fame o di malattie. Quando le truppe americane raggiunsero Mittelbau l’11 aprile 1945 trovarono circa 2.000 cadaveri e solo qualche centinaio di vivi per lo più malati o morenti. Anche il campo di Mittelbau-Dora ed i suoi sotto-campi erano già stati forzatamente evacuati dalla SS-Totenkopfverbande il 6 aprile 1945. Il comandante del campo l’SS Obergruppenfuher Hans Karl Moser (1906-1948) fu l’unico condannato a morte dei 19 imputati al processo Dora. Impiccato nel carcere di Landsberg nel 1948.