Al Sig. Ministro della Difesa,
Amm. Sq. Giampaolo Di Paola
via XX settembre 8,
00187 ROMA
lettera aperta da Tutto Storia del 5 luglio 2012
nella mia qualità di veterano della collaborazione con gli Enti della Difesa preposti agli studi strategici e storico-militari, mi permetto di portare a Sua conoscenza che recentemente pure il Ministero della Difesa spagnolo si è aggiunto alla lunga lista dei ministeri della difesa che hanno creato biblioteche militari virtuali, il cui fine non è solo di prestigio e di immagine, ma di salvare il patrimonio culturale dall’usura del tempo e di dare un contributo davvero prezioso alla comunità italiana e internazionale degli studiosi di strategia e di storia militare.
Le trascrivo qui di seguito la presentazione che il ministero spagnolo ha fatto della Sua iniziativa:
El Ministerio de Defensa pone a disposición del usuario la colección digital de los magníficos fondos que se custodian en sus archivos, bibliotecas y museos. Esta colección se compone de una variada tipología documental como son códices, impresos, grabados, videograbaciones, fotografías, etc., importantes series documentales y museísticas, de gran antigüedad, belleza e interés temático, cuyo conocimiento es indispensable para la cultura española. Además, esta biblioteca virtual da acceso al repositorio institucional que recoge las publicaciones oficiales y científicas de este ministerio.
Esta herramienta contribuye a la necesaria preservación digital de los fondos y a su difusión dando con ello la mayor visibilidad posible al patrimonio cultural del Ministerio de Defensa y posibilitando el acceso a estudiosos, investigadores y ciudadanos en general.
La Biblioteca Virtual de Defensa se alimenta dinámicamente desde la base de datos bibliográfica, cuya información sobre recursos y objetos cumple con la normativa internacional de descripción y con los estándares de metadatos para la gestión, exportación y recolección de los registros bibliográficos y de los objetos digitales (OAI-PMH).
El programa de gestión bibliotecaria digital incorpora los últimos avances conforme a las pautas establecidas por el W3C Library Linked Data Incubator Group. Además, se ajusta al Europeana Data Model para posibilitar su consulta y recolección, a nivel nacional, a través del agregador Hispana y, a nivel internacional, por medio del agregador de la Unión Europea Europeana, OAIster y WorldCat.
Comprenderà che l’unanime aspettativa degli studiosi di tutto il mondo è che una analoga iniziativa venga adottata pure dal dicastero da Lei diretto. Del resto si tratta pure di rimediare alle nostre passate leggerezze, considerato che alcune tra le più celebri opere della nostra letteratura militare, come i primi due periodici militari italiani (Giornale dell’Accademia militare, Milano, 1802-1803 e L’Antologia militare di Napoli, 1834-1841), la prima Bibliografia militare italiana (quella di Mariano d’Ayala, 1854), migliaia di regolamenti, libri e riviste militari ottocenteschi (inclusa l’intera collezione della Rivista Marittima 1868-1908), quasi introvabili da noi, sono comodamente scaricabili online solo perché a suo tempo furono acquistati da università e benemeriti collezionisti americani [nonchè dall’US Army che, sconfitto nel 1815 dagli inglesi, mandò due ufficiali in Europa ad acquistare i primi mille libri della futura biblioteca di West Point; e, sconfitto nel 1973 in Vietnam, reagì creando il Training and Doctrine Command di Fort Leavenworth, dove la storia militare è organicamente inserita nel processo di definizione delle dottrine tattiche, operative e strategiche].
Il patrimonio librario e iconografico di pubblico dominio gestito dal Suo dicastero, in particolare quello conservato nella Biblioteca Militare Centrale e in quelle della Scuola d’Applicazione di Torino, delle ex-scuole di guerra e del Centtro Alti Studi Difesa, nonché delle residue Biblioteche Presidiarie (prima fra tutte quella appoggiata presso la Scuola Militare Teulié) non è meno ricco e importante di quello spagnolo.
La scannerizzazione di questo patrimonio richiede un investimento finanziario minimo, dato che uno scanner automatico veloce espressamente concepito per libri rilegati è disponibile sul mercato privato a 500/1000 euro, e per l’intera operazione ne basterebbero 10/20.
Il costo degli operatori sarebbe pari a zero qualora si ricorresse, come fanno da anni le biblioteche universitarie canadesi e americane che hanno caricato gratis 10 milioni di libri su google books e archive, all’opera di volontari, che certo non è un problema trovare tra gli alti ufficiali in congedo e gli studiosi in pensione: io mi prenoto per primo.
Certo che Ella vorrà prendere in attenta considerazione questo suggerimento,
Prof. Virgilio Ilari
(Presidente della SISM)
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Inserito su www.storiainrete.com il 7 agosto 2012