Un nuovo documento, emerso di recente, potrebbe far riscrivere – ancora una volta – la storia delle ultime ore di Mussolini e di Clara Petacci oltre a dare nuovi dettagli sui valori e i documenti riservati che erano sulla colonna italo-tedesca diretta verso la Valtellina e fermata dai partigiani tra Musso e Dongo, sulla sponda sinistra del Lago di Como, la mattina del 27 aprile 1945. Si tratta di un manoscritto, fino ad oggi inedito, che sarebbe stato scritto dal partigiano Luigi Canali meglio conosciuto come Capitano Neri, ucciso dai suoi stessi compagni del PCI ai primi di maggio 1945 per motivi legati alla gestione dei valori e delle carte trovate nel convoglio dove erano oltre a Mussolini, molti uomini del suo seguito e vari ministri della Repubblica Sociale Italiana
Il Capitano Neri è stato tra i grandi protagonisti della resistenza partigiana e il suo memoriale sui fatti che lo avevano visto protagonista soprattutto tra il 26 e il 29/30 aprile 1945, è rimasto per anni a Napoli, a Soccavo per la precisione, tra le carte di un’anziana donna, Antonietta Neri, che lo aveva ricevuto in eredità dal marito, l’ex ufficiale d’artiglieria Antonio Neri, amico di Luigi Canali il quale, proprio in omaggio al commilitone (della campagna di Russia) aveva scelto, entrato nella Resistenza, il nome di battaglia di “Capitano Neri”. Alla morte della donna, nel febbraio del 2012, il tutto è passato al nipote materno Mario Altieri meglio conosciuto come Mario Salieri, il noto produttore e regista di film d’intrattenimento per adulti.
Il memoriale è composto da 20 fogli di varia dimensione: intestati a differenti uffici della Repubblica Sociale Italiana e del Partito Nazionale Fascista e dattiloscritti fronte/retro, sono in buono stato di conservazione. Erano conservati in una busta intestata a “Il capo del Governo”, scritto a matita sulla facciata il nome di Antonio Neri. Prima di rendere pubblica la scoperta, Mario Altieri ha dedicato 10 anni allo studio del memoriale, avvalendosi anche del contributo e della consulenza di periti, studiosi e storici. Le analisi fatte effettuare dicono, tra l’altro, che l’inchiostro della scrittura del memoriale non è stato generato direttamente dal nastro della macchina da scrivere, ma da carta copiativa: si tratterebbe dunque di copia e non di originale.
Altieri ha deciso di rendere pubblico il documento perché possa essere ulteriormente approfondito e studiato dal mondo accademico e dagli appassionati di storia. E per consentire a tutti di conoscerlo, ne ha tratto un volume, completato da un’esauriente galleria di illustrazioni fotografiche: “L’altra storia. Il memoriale del mistero” edito da Book Sprint, nel quale ricostruisce le circostanze in cui il documento è arrivato ai suoi nonni materni. “Non ho interesse ad entrare nel dibattito storico. Lascio agli studiosi il compito di farlo. I documenti sono consultabili su richiesta. Non ho elementi sufficienti per considerare attendibile il documento, ma al tempo stesso non ho alcun motivo per dubitare dell’autenticità. I proventi sulla vendita del libro saranno interamente devoluti in beneficenza. Ci tengo a precisare che questa operazione non ha alcun colore politico“, tiene a sottolineare Altieri che ha presentato il libro in anteprima sul canale YouTube “Erodoto Tv” del giornalista Enzo Antonio Cicchino, autore RAI per Mixer con Giovanni Minoli e la Grande Storia con Luigi Bizzarri.