Noto essenzialmente come il “papa guerriero”, Giulio II Della Rovere è stato al centro del convegno “Metafore di un pontificato. Giulio II (1503-1513)”, dal 2 al 4 dicembre presso l’Accademia Nazionale dei Lincei di Roma. Anello decisivo della secolare storia dei papi e punto di svolta verso l’età moderna, il suo pontificato mostra i segni di un agire religioso, politico, culturale e sociale che, particolarmente intorno a una data, il 1508 , focalizza emblematicamente l’avvio di una serie di iniziative puntuali che si rivelano come metafore capaci di svelare e rivelare gli specifici e ambiziosi progetti di papa Della Rovere. Ad una rilettura di queste metafore era dedicato il convegno romano, che ha analizzato analizzato dapprima gli indirizzi di politica religiosa, con un’attenzione particolare alle sempre più insistenti istanze riformatrici; quindi la produzione letteraria, teatrale e musicale degli anni di Giulio II, anni in cui il panorama della cultura romana si caratterizza per la sua internazionalità. La città infatti, sempre più si propone come rifugio privilegiato per quanti, in un’Italia percorsa dagli eserciti stranieri, vedevano travolte le realtà istituzionali che avevano loro offerto ospitalità nel recente passato. L’ultima giornata, infine, è stata dedicata alle realizzazioni in campo artistico e architettonico. Il convegno, realizzato dall’associazione Roma nel Rinascimento, in collaborazione con la fondazione A. De Mari della cassa di risparmio di Savona, il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e l’università della Tuscia, si è svolto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del ministero degli Affari Esteri, dell’archivio segreto Vaticano, della biblioteca apostolica Vaticana e delle università di Roma “La Sapienza” e “Roma Tre”. (Adnkronos/Adnkronos Cultura)