E’ stato ritirato, in seguito a proteste anche internazionali della comunità ebraica, lo spot televisivo turco che usa immagini di un discorso di Adolf Hitler per pubblicizzare uno shampoo. Come riferisce il sito del quotidiano turco Hurriyet Daily News, il responsabile dell’agenzia pubblicitaria Marka che ha prodotto lo spot televisivo sullo shampoo per uomini ha detto di aver ritirato la campagna a causa delle dure reazioni scatenatesi nonostante questa puntasse a mettere in ridicolo il dittatore e non ad esaltarlo. Già domenica il Rabbinato capo di Turchia aveva emesso un comunicato per sottolineare come sia “totalmente inaccettabile” usare Hitler, “il più impressionante esempio di crudeltà e barbarie della storia”, per “attirare l’attenzione” in una pubblicità.
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dall’ANSA del 27 marzo 2012
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“E’ un enorme insulto”, aveva dichiarato nella nota il rabbino capo, Ishak Haleva. Dagli Stati Uniti, anche l’Anti-Defamation League, organizzazione che combatte l’antisemistismo, come riporta Hurriyet ha parlato di “insulto alla memoria di coloro che sono morti nellOlocausto” e ha scritto una lettera di protesta all’ambasciata turca negli Usa. Lo spot di pochi secondi, il cui impatto è stato amplificato dalla presenza su Youtube, riproduce lo spezzone di un esagitato discorso di Hitler doppiato in turco facendo urlare al Fuhrer: “Se non porti vestiti da donna, non usare un shampoo da donna. Eccolo. Se sei un uomo, devi usare questo shampoo. I veri uomini lo usano”.
In Turchia vivono circa 20 mila ebrei, concentrati soprattutto a Istanbul e discendenti in buona parte dai sefarditi che fuggirono dall’Inquisizione spagnola circa 500 anni fa per riparare nel tollerante Impero ottomano. Con Israele é in corso in crisi diplomatica a causa delle mancate scuse per il sanguinoso arrembaggio israeliano alla nave di attivisti filo-palestinesi del 2010. Ankara inoltre, patrocinando la causa palestinese nell’ambito della sua strategia di politica estera mediorientale, pretende la revoca del blocco anti-Hamas di Israele su Gaza. Hulusi Derici, il dirigente dell’agenzia pubblicitaria, ha sostenuto che se invece di Hitler avessero usato Kemal Ataturk sarebbero stati accusati di “prendere in giro”, l’ancora venerato fondatore della Turchia moderna degli anni Venti e Trenta: “Se invece si tratta di Hitler, dicono che gli stiamo facendo propaganda”.
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Inserito su www.storiainrete.com il 29 marzo 2012