Estratto dell’articolo di Giulia Mattioli da Repubblica, via Dagospia del 26 aprile 2024
Un giorno, approssimativamente due miliardi di anni fa, un microscopico organismo trovò il modo di mescolare il suo Dna con quello di un suo simile: se lo mangiò. Fu il primo, rudimentale ‘approccio’, il primordiale tentativo di creare una progenie con il patrimonio genetico di due esseri viventi; in pratica, quello che, secondo lo scienziato e divulgatore David Baker, possiamo definire come l’inizio del sesso.
Fortunatamente, l’evoluzione ha permesso di trovare altri modi, meno drastici e decisamente più piacevoli, di riprodursi, trasformandoci nelle “creature sessualmente complesse e confuse che siamo oggi”: nelle pagine di Sex – La più grande storia del sesso mai scritta, dai procarioti ai robot (Longanesi, 384 pagine, 24 euro), l’antropologo e biologo britannico ricostruisce le origini dell’eros. […]
Il libro è suddiviso in tre parti. La prima, Preliminari evolutivi, “esplora la lenta costruzione dei fondamentali del sesso, dall’origine della vita all’estinzione dei dinosauri”, scrive Baker, anticipando un capitolo che inizia con la spiegazione di cosa è il Dna e si conclude con il curioso sesso dei tirannosauri […]
La parte seconda, Prim(at)i orgasmi “esamina il percorso che ha portato al complesso intreccio degli istinti sessuali umani”, introducendo il concetto di orgasmo, che secondo le teorie presentate da Baker avrebbe fatto la sua timida comparsa nei mammiferi circa 66 milioni di anni fa, quando il cervello si era evoluto abbastanza da permettere di distinguere nettamente la sensazione di piacere, e riassumendo la storia evolutiva degli organi genitali […]
Infine, la parte terza (Post-coito culturale), la più breve dal punto di vista evolutivo ma più densa di concetti dal punto di vista antropologico, analizza come le inclinazioni spiegate nelle prime due sezioni abbiano interagito con la varietà di culture umane nelle diverse epoche. […] Tantissimi gli aneddoti interessanti che, attingendo alla storia e alla biologia, motivano l’esistenza di alcuni dei più comuni comportamenti umani rispetto alla sessualità.
Per esempio, quando è nato il concetto di prostituzione? “Fra i primati, la pratica di offrire sesso in cambio di cibo risale a 40 milioni di anni fa, forse persino 55 milioni”, scrive Baker.
E da quando l’umanità si sollazza con il porno? Spoiler: praticamente da sempre, da quando l’essere umano è diventato padrone del pensiero astratto. In cosa è stato utile, dal punto di vista antropologico, essere monogami o poligami nelle varie epoche? Da dove si originano alcune fantasie sessuali, le perversioni, i feticismi? A partire da quando la sessualità femminile è stata repressa?
[…] Dopo aver passato in rassegna norme e costumi sessuali delle società antiche, medievali, rinascimentali e dell’epoca moderna, l’autore arriva ai giorni nostri per azzardare un’idea di futuro del sesso.
Gli ultimi cinquant’anni, afferma, sono stati i più densi e veloci dal punto di vista evolutivo: […] Nella società occidentale contemporanea possiamo fare sesso con chi vogliamo, e le nuove generazioni dal punto di vista culturale sono le più libere che siano mai esistite sulla Terra. Eppure, riscontrano moltissime ricerche, sono proprio quelle che fanno meno sesso: “Sebbene ci sia più libertà sessuale che mai, paradossalmente ci ritroviamo in un’epoca in cui la solitudine è al massimo storico e la felicità personale ha toccato il fondo”. Ipotizzando vari scenari futuri, Baker azzarda una visione in cui le persone saranno sempre più single e dedite al piacere individuale, anche grazie all’uso della tecnologia e dell’Intelligenza Artificiale. […]