Un’intervista a Pirandello “riscoperta” dopo 80 anni getta media e intellettuali nello sconcerto: com’era possibile che un premio Nobel, uno dei più amati autori della letteratura e del teatro del Novecento manifestasse così apertamente la sua entusiastica adesione al Fascismo? Questo caso assieme a tanti altri è lo spunto per un viaggio nell’intellighentzia che aderì ai regimi fascisti prima della Seconda guerra mondiale (e che spesso e volentieri non cambiò idea nemmeno dopo). Centinaia e centinaia delle menti più brillanti del XX secolo che prestarono la loro intelligenza al “Male Assoluto”, un’adesione che oggi il “politicamente corretto” non riesce più a spiegare, dimostrando ancora una volta l’inadeguatezza del suo modello interpretativo della realtà. “Storia in Rete” prova invece ad analizzare senza pregiudizi come e perché artisti, letterati, scienziati, giornalisti, musicisti abbracciarono le ideologie fasciste fra le due guerre mondiali.
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