«Ancora Loro?!» è il titolo che introduce il sommario: «… incredibile ma vero. Dopo sessant’anni il mondo non smette di fare i conti con le ombre ingombranti di Fascismo e Nazismo. Hitler e Mussolini, anche da morti, condizionano le nostre analisi politiche e storiche sul presente. Come dimostra la cronaca dell’ultima estate…». All’interno del fascicolo vari servizi illustrano questa strana “moda” dell’estate 2006: «Il Fattore H» di Luca Di Bella esamina i numerosi casi in cui la polemica politica, in vari stati e contesti, è scaduta regolarmente nell’insulto: “sei nazista” oppure “sei come Hitler”. Pietro Romano ha affrontato invece il tema dell’ “estate delle scuse” che, sull’onda della tardiva confessione dello scrittore tedesco Günther Grass (entrato a 17 anni nelle SS), ha visto una serie incredibile di “gioventù scomode” tornate d’improvviso alla ribalta in Italia, Francia e Giappone. Se Hitler e Nazismo tengono banco per la loro immarcescibile aura di declinazioni del Male Assoluto, per quanto riguarda Mussolini è sempre la controversa ricostruzione dei suoi ultimi giorni. In questo numero Storia In Rete ne dà conto sia con un servizio dedicato alla richiesta del nipote del Duce, Guido Mussolini, di riesumare la salma del nonno per appurarne, una volta per tutte, le dinamiche di morte. E, a seguire, una lunga e dura recensione di un documentario dedicato all’«Oro di Dongo», documentario davvero troppo ricco di imprecisioni. La lunga sezione iniziale del numero 11 di Storia In Rete comprende poi l’anticipazione di un volume appena uscito e dedicato ai canti del Fascismo («I canti del Littorio» di Emanuele Mastrangelo, pp. 261, € 22,00, Lo Scarabeo www.loscarabeo.net ). Tema scelto: i canti dello squadrismo. A seguire un altro libro, questa volta dedicato ad un drammatico e poco noto eccidio nazista in Piemonte nel novembre 1944, quello di Cùdine, un eccidio su cui ancora oggi gravano alcuni misteri affrontati con coraggio dagli autori di «Nero Cudine» (pp. 185, € 12,00, ed. Angolo Manzoni di Torino): Gianfranco Madeddu e Andrea Biscàro. Ma non c’è solo Novecento in questo nuovo numero: Aldo A. Mola ricostruisce in modo dettagliato antefatti e svolgimento del drammatico assedio francese a Torino nel 1706, un momento storico fondamentale per la Storia d’Italia; Matteo Parrini ricostruisce l’avvincente vicenda umana di Antonio Latini, il più grande “chef” (all’epoca si diceva “scalco) del Seicento; Nico Perrone ha scritto un libro – «La Loggia della Philantropia» (pp. 250, € 10,00, Sellerio) che Storia In Rete anticipa – in cui ricostruisce gli antefatti della Rivoluzione Napoletana del 1799, origini che vanno cercate anche negli archivi della massoneria danese. Il bello della Storia è che ha origini e conseguenze quasi sempre insospettate. Altri articoli: l’incredibile vicenda dei Dirigibili che avrebbero dovuto trasportare decine di aeroplani, un sogno dell’aeronautica degli anni Trenta (di Enrico Petrucci); una curiosa panoramica sui musei che raccontano la storia del calcio (di Maurizio Martucci); un bel profilo di Paolina Bonaparte, sorella prediletta di Napoleone e donna inquieta e molto calda (di Armando Russo).
Il sommario – leggi
Il fattore H – leggi (1) | leggi (2)
Il principe Eugenio alla difesa di Torino nel 1706
Akron e Macos, le portaerei volanti USA degli anni Trenta
Il mistero sulla morte di Mussolini: il dilemma di Giulino di Mezzegra – leggi (1) | leggi (2)
Una strage della Guerra civile italiana: Nero Cudine
Carriere nel 1600: lo Scalco Latini, gran cuoco nelle corti italiane del Barocco
I soldatini di carta francesi dell’Ottocento: quando si giocava alla Storia