Giuseppe Garibaldi dimenticato e abbandonato assieme a Vittorio Emanuele II, un altro padre della patria. Lo abbiamo scoperto per caso sui banchi di scuola, grazie ad una ricerca storica con l’obiettivo di rintracciare a Vittorio Veneto, la nostra città, vie, piazze e monumenti dedicati all’eroe dei due mondi.
di Pietro Da Ronch e Matteo Gobbato da Il Giornale del 5 gennaio 2015
La statua di Garibaldi realizzata nel 1887, cinque anni dopo la morte del Generale, era stata parcheggiata nel parco della ex Villa Papadopoli, a Ceneda. Non solo: dell’eroe restava solo il busto, mutilato del naso, attaccato dal muschio e semi sepolto dalla vegetazione in un angolo remoto. Come se non bastasse i vandali avevano sfregiato il volto e coperto la statua di scarabocchi (vedi le foto), ma non è tutto. A fianco del busto dell’eroe dei due mondi c’era un’altra statua dimenticata ed in totale degrado di Vittorio Emanuele II.
Per salvare i “padri della patria” abbiamo lanciato il crowdfunding “adotta anche tu una statua”, una raccolta fondi dal basso allo scopo di reperire il denaro necessario al restauro conservativo e ricostruttivo delle due opere scolpite da Antonio Dal Favero. All’origine, come testimoniano immagini dell’epoca, non c’era solo il busto di Garibaldi, ma anche le gambe che poggiavano su un basamento di rocce avviluppato di edera, a rievocazione dello scoglio di Quarto da dove partirono i Mille e di Caprera, ultima dimora del generale. La statua campeggiava nei Giardini Pubblici, di fronte a Piazza del Popolo, nel centro di Vittorio Veneto. Nel 1934 venne rimossa per opere di ristrutturazione dell’area. E così iniziò l’odissea. Prima doveva finire in Piazza Cairoli, a Meschio, ma alla fine, non si sa come e quando, transitò priva di gambe, braccia e del famoso basamento nel parco di Villa Croze, in centro città, e poi in quello dell’ex Villa Papadopoli, a Ceneda, dove si trovava fino a poco tempo fa. Con l’aiuto del Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche e dell’Istituto Comprensivo 1° “L. da Ponte” di Vittorio Veneto abbiamo lanciato il crowdfunding per “salvare” Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Un primo, parziale, risultato è stato raggiunto quando l’amministrazione comunale ha spostato le due statue a Villa Croze, in centro città, per proteggerle dai continui attacchi vandalici.
Adesso bisogna fare di più raccogliendo i fondi per “adottare le nostre statue” (http://www.vittorioveneto.gov.it/it/informazioni/crow.html) con l’obiettivo di restituirle a Vittorio Veneto nella collocazione che meritano due storici simboli del nostro paese.