Il regista austriaco Andreas Sulzer ha scoperto nel paese alpino una vasta struttura sotterranea dimenticata, risalente alla seconda guerra mondiale e che ora si ritiene collegata al programma tedesco per la realizzazione della bomba atomica. Sulzer stava facendo ricerche sullo scienziato tedesco Viktor Schauberg per un documentario sulla mai realizzata bomba A nazista. Schauberg aveva lavorato a S. Georgen e in una sua lettera parlava di fissione nucleare. Incrociando queste informazioni con le testimonianze di un soldato americano che aveva combattuto in quella regione, Sulzer era arrivato alla località dove ipotizzava essere stata nascosta la base atomica nazista. E nelle indagini sul campo, le percentuali anomale dei livello di radiazioni nel territorio vicino alla città austriaca di Sankt Georgen an der Gusen hanno fatto scoprire una cavità sotterranea vasta circa trenta ettari.
“Questo luogo – ha spiegato al “Sunday Times” Sulzer – era probabilmente la sede di produzione di armi segrete più grande del Terzo Reich”. Alcuni reclusi dei vicini campi di concentramento di Mauthausen-Gusen potrebbero essere stati impiegati, secondo le prime ipotesi, nei lavori di questo progetto, specialmente coloro che avevano particolari specializzazioni nel campo della fisica o della farmaceutica.
Altre ipotesi collegano il complesso a quello di Bergkristall, una fabbrica sotterranea dove venne sviluppato il caccia a reazione Messerschmitt ME262.
Numerosi reperti fanno risalire alle SS la gestione del bunker.
Gli scavi per ora sono sospesi perché, per proseguire, sono necessari ulteriori permessi speciali delle autorità. Gli storici intendono comparare il materiale trovato in questa galleria segreta con quello rinvenuto in una vecchia miniera vicina ad Hannover nel 2011, dove sono stati trovate delle tracce del programma nucleare segreto di Hitler.