Una colata di asfalto decisamente poco intonata a bellezze archeologiche patrimonio dell’Unesco. Ma tant’è. In via dei Fori Imperiali, nel tratto tra la fermata della metro a Largo Corrado Ricci, i sampietrini non ci sono più. Il consorzio metro C, come da accordi con il Campidoglio, ha ricoperto la strada post scavi con del semplice bitume. Da questa notte il risultato è quello che vedete in foto. Niente pavè, troppo costoso.
da del 4 dicembre 2015
Una soluzione per risparmiare che è comunque provvisoria, si intende. Dovendo tornare prossimamente a scavare negli stessi luoghi, ripristinare i sampietrini per poi toglierli e rimetterli una seconda volta è forse parso un po’ uno spreco. Ma il punto è, provvisorio quanto?
I tempi della terza linea metropolitana sono cosa nota. Slittano di mese in mese tra pagamenti arretrati e blocchi dei cantieri. Per San Giovanni si parla, forse, di apertura a Giubileo finito. Ma il nodo di scambio al Colosseo non lo vedremo certo prima del 2020. E l’asfalto rimane lì, non è chiaro quanto. Sicuramente accoglierà i pellegrini per l’Anno Santo.
“Un altro scempio che si aggiunge a un’area già messa a dura prova, con il muro di Cederna distrutto e il giardino di Villa Rivaldi sventrato, i monumenti imbracati per evitare crollli, sembra un luogo apocalittico. Fossi un turista mi spaventerei”. A commentare il paesaggio quasi industriale tra cantieri aperti, terreni sbancati, ruspe in bella vista, la consigliera del I municipio, Nathalie Naim. “E’ assurdo che con appalti milionari non ci siano i soldi per rimettere almeno i sampietrini. Va bene che si tratta di una copertura provvisoria, ma almeno per un luogo come i Fori Imperiali si poteva fare decisamente meglio”.
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