E’ stato ritrovato il progetto voluto da Napoleone per trasformare la sua residenza all’Isola d’Elba in una fastosa residenza “Imperiale”. Come rivela Marco Gapseretti sul “Corriere della Sera” del 9 marzo scorso, “il disegno inedito, dimenticato tra mille documenti nell’ archivio di Stato di Massa, più che una storia ci racconta un’ ossessione. Quella di Napoleone di replicare ovunque lo schema della sua concezione di casa. Anzi, due: la residenza privata e quella ufficiale. L’ anonima villa di San Martino all’ Isola d’ Elba, dove l’ Imperatore trascorse dieci mesi di esilio (dal maggio 1814 al febbraio 1815) prima dei Cento Giorni, doveva dunque diventare residenza imperiale”. «E per questo Bonaparte incaricò l’ ingegnere e tenente colonnello del suo esercito, l’ elbano Giacomo Mellini, di redigere una pianta, riprodotta poi in disegno dal suo giovane nipote Gustavo», spiega Roberta Martinelli, direttore dei musei e delle residenze napoleoniche dell’ isola. Il documento è stato scoperto nell’ archivio del conte Agostino Fantoni, commissario granducale arrivato all’ Elba dopo la partenza di Napoleone. Fantoni era stato infatti incaricato dal granduca Ferdinando III Asburgo-Lorena di «prendere possesso dell’ Elba» e redigere gli inventari delle residenze napoleoniche.
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Inserito su www.storiainrete.com il 21 marzo 2011