Dopo 70 anni è stato di nuovo alzato a Praga il monumento al presidente americano Woodrow Wilson, considerato dai cechi il principale fautore dell’indipendenza cecoslovacca. Alla cerimonia hanno partecipato circa 500 persone, e la statua – alta tre metri e mezzo – è stata posta di fronte alla stazione ferroviaria militare della capitale boema, un tempo chiamata anche “Stazione Wilson”. Presente alla cerimonia l’ex segretario di Stato americano Madeleine Albright, che ha origini praghesi: “gran parte dei danni fatti dai nazisti non possono essere recuperati, ma restaurare la statua di Wilson può essere una diretta risposta ad Hitler”, ha dichiarato la politica statunitense.
Wilson (1856-1924) è stato presidente USA dal 1913 al 1921. La sua idea dei “14 punti” – e segnatamente quella sulla cosiddetta “autodeterminazione dei popoli” – venne imposta ai paesi europei sconfitti alla fine della Grande Guerra ma si tradusse – al contrario – nella creazione di Stati multietnici quali Polonia, Iugoslavia, Romania e Cecoslovacchia dalle ceneri dell’Impero Austroungarico o con territori strappati alla Russia caduta nella guerra civile.
La Cecoslovacchia nacque nel 1918 dalle ceneri dell’Impero Austroungarico, unendo la Boemia – abitata dai cechi nella zona centrale e da tedeschi in quelle periferiche – all’Ungheria settentrionale, ribattezzata “Slovacchia” e abitata oltre che da slovacchi, da consistenti minoranze ungheresi, rom, polacche, rutene e tedesche. Nel 1938, in seguito agli accordi di Monaco le due regioni vennero separate e la Boemia dovette cedere alla Germania i Sudeti – popolati in maggioranza da tedeschi – ma pochi mesi dopo anche la parte ceca del paese fu occupata da Hitler e sottoposta ad un protettorato. Nel 1941 – in seguito alla dichiarazione di guerra del Reich agli Stati Uniti – i nazisti rimossero la statua di Woodrow Wilson, che non fu più ripristinata, nemmeno con la fine dell’occupazione tedesca nel 1945.
Hanno presenziato alla cerimonia il presidente ceco Vaclav Klaus e il suo predecessore, l’icona dell’anti-comunismo Vaclav Havel.
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Inserito su www.storiainrete.com il 13 ottobre 2011