Un museo dedicato a Nazareno Strampelli, “padre del grano italiano”, sarà allestito nella ex Regia Stazione di Granicoltura, struttura reatina in cui l’agronomo, nei primo decenni del ’900, mosse i primi passi dell’attività volta a incrementare qualità e quantità del grano prodotto in Italia attraverso il miglioramento genetico. L’iniziativa, voluta dal Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra), metterà in mostra documenti, libri e arredi originali di interesse storico e scientifico, e intende farne un museo per ricordare e far conoscere la storia della coltivazione di frumento in Italia. Dalla ‘Battaglia del granò, quindi, con cui l’Italia in un decennio (1920-30 circa) riuscì a raddoppiare la produzione a parità di superficie coltivata, alla creazione delle note varietà di frumento come l’Ardito e il Senatore Cappelli, sarà possibile ripercorrere la storia delle innovazioni in campo agrario attraverso studi e ricerche d’epoca, appositamente riordinate e catalogate. «D’intesa con il ministero delle Politiche agricole – ha detto Ida Marandola, direttore generale facente funzioni del Cra – abbiamo avviato un percorso di collaborazione anche con gli Enti pubblici, soprattutto finalizzato alla valorizzazione della eccezionale figura di Nazareno Strampelli, che tanto ha fatto per la nostra agricoltura. Un segnale importante per la cultura agroalimentare italiana nell’anno di Expo».
da dell’11 dicembre 2014