Gentili lettori di Storia in Rete, il numero di settembre, già in lavorazione, uscirà in edicola con poco più di una settimana di ritardo rispetto al solito. Il ritardo è dovuto ad un improvviso venir meno delle scorte della carta abitualmente usata. Un piccolo intoppo ingigantito dalla pausa per ferie che tradizionalmente “blocca” il sistema Italia, crisi o non crisi. Dovendo privilegiare il numero 83 di settembre, anche per rispetto ai nostri abbonati, abbiamo dovuto, a malincuore, rimandare la pubblicazione dello speciale sugli ultimi giorni di Mussolini. Che è solo rimandato non certo annullato. L’inconveniente estivo ci ha poi indicato una possibile nuova strategia anche perché i tempi portano i giornali specializzati sempre più verso le nuove dimensioni dell’editoria elettronica e in quella direzione un giornale che si chiama “Storia In Rete” e che nasce dal web non poteva non andare. Per cui, già dal prossimo autunno, daremo il via ad una serie di speciali monografici disponibili (almeno in un primo tempo) “solo” in pdf per i sempre più numerosi lettori di e-book dotati dei nuovi strumenti per leggere qualsiasi cosa ovunque.
Ovviamente ci interesserà molto sapere che ne pensate e per questo vi invitiamo a scriverci sia per email che su Facebook oppure rispondendo al questionario che metteremo presto on line sul sito: “L’idea di una “Storia In Rete” sempre più digitale vi piace?”.
Fermo restando che in edicola continueremo ad esserci nonostante un sistema distributivo pensato per penalizzare i più piccoli, speriamo poi entro l’anno di annunciare un’iniziativa veramente innovativa – verrebbe da dire “rivoluzionaria” – che farà di “Storia In Rete” un sistema di informazione e fornitura di contenuti storici multimediali senza eguali al mondo… Ma di questo vi racconteremo meglio, speriamo, ai primi di novembre…
Intanto ci vediamo in edicola a metà settembre circa – chi è abbonato alla newsletter e chi segue il sito lo saprà tempestivamente – Un po’ in ritardo – ma non per colpa nostra – ma con una serie di articoli che non deluderanno chi avuto la pazienza di aspettarci.
Grazie e a presto
Fabio Andriola