Gli Etruschi come non li avete mai visti, raccontati attraverso settecento vasi di bucchero e impasto risalenti al periodo tra il IX e il VI secolo a.C., narrazione digitale e un progetto architettonico da archistar, firmato dall’architetto Mario Cucinella. È un’idea promettente, quella alla base del nuovo museo dedicato al mondo etrusco, che aprirà a Milano nel 2018: il primo, in città, dedicato in modo specifico all’antica popolazione del centro Italia. La sede sarà Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro, storico edificio ottocentesco in Corso Venezia 52, che Cucinella ristrutturerà prendendo spunto dai più importanti lasciti etruschi e dal mondo magico delle sepolture.
di Ilaria Liberatore da La Stampa del 15/11/2016
La maggior parte dei reperti fa parte della nota collezione Cottier-Angeli, la più completa raccolta di vasi etruschi del periodo arcaico, recentemente acquistata in Svizzera dalla famiglia Rovati (imprenditori discendenti dal Luigi Rovati fondatore della casa farmaceutica Rottapharm). La collezione è rientrata in Italia grazie a un accordo con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e alla collaborazione con le Soprintendenze e i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Sarà la famiglia Rovati, assieme alla Fondazione Luigi Rovati, a gestire il museo insieme al Comune di Milano, che ospiterà anche opere provenienti da altre collezioni private.
Il museo occuperà una superficie di circa 1500 metri quadrati e si svilupperà su tre piani. Il cuore della collezione sarà custodito in un padiglione ipogeo, con «delle cupole in pietra che ricordano le tombe etrusche», annuncia Cucinella. L’ipogeo sarà collegato al giardino sovrastante, aperto al pubblico. Nei piani superiori dell’edificio, in cui sarà mantenuta l’atmosfera di una casa-museo, proseguirà il percorso espositivo, che prevede una selezione dei migliori reperti della collezione residente, la cui interezza sarà comunque a disposizione degli studiosi in una sorta di deposito aperto dedicato alle analisi e alla ricerca. Alcune sale saranno riservate allo studio, alla didattica, alle esposizioni temporanee. Sono previsti anche un bookshop e una caffetteria.
Un progetto ambizioso, che promette di essere innovativo anche dal punto di vista tecnologico: «Sarà uno spazio contemporaneo e altamente tecnologico che permetterà allo spettatore di entrare nella parte narrativa dell’esposizione – assicura Cucinella – Spesso i musei archeologici o storici raccontano la realtà in modo statico, limitandosi a mostrare gli oggetti. Con questo museo proponiamo una narrativa digitale, che passerà attraverso le immagini, i laboratori per ricostruire gli oggetti, in cui i ragazzi potranno vedere l’evoluzione delle forme dei vasi, e in cui ci sarà un’area interattiva, che racconti la storia degli Etruschi e spieghi l’importanza della loro cultura, che è arrivata fino ai nostri giorni e che ha influenzato gran parte della cultura del Mediterraneo».