Nella Capitale della Mongolia Ulan-Bator davanti agli occhi di tante persone e di giornalisti è stato smontato il monumento a Lenin, dopo 58 anni.
da La Voce della Russia del 14 ottobre 2012
Durante lo smontaggio il rappresentante dell’amministrazione della città è intervenuto con un discorso che nel periodo del governo di Lenin e Stalin più di 30 mila mongoli sono diventati vittime delle repressioni politiche. Tuttavia non è stato ricordato che durante Lenin la Mongolia ha ricevuto un aiuto enorme dall’URSS nella lotta di indipendenza dalla Cina ed è riuscita ad ottenerla. L’URSS fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale è stato l’unico Stato che riconosceva l’indipendenza della Mongolia. Le relazioni diplomatiche sono state stabilite nel 1921.
In Mongolia rimossa la statua del fondatore dell’URSS
Ha fatto bella mostra di sé nel centro di Ulaan-Baatar, capitale della Mongolia, per 58 anni fino a ieri, quando è stata tolta per volontà del sindaco. Ad essere smontata, è la statua di Lenin, padre della rivoluzione d’ottobre e fondatore dell’Unione Sovietica, di cui la Mongolia era paese satellite durante la Guerra fredda.
da Radiotelevisione Svizzera Info
“Circa 100 milioni di persone sono state uccise” sotto il regime comunista, ha denunciato il primo cittadino. “La persona che ha incominciato tutto ciò è Lenin”. Hanno assistito alla rimozione circa 300 cittadini, alcuni dei quali hanno lanciato scarpe contro la statua.
«Assassino». Lenin abbattuto in Mongolia
Galleria fotografica dal Corriere della Sera
Ulan Bator, capitale della Mongolia: il sindaco, Bat-Uul Erdene, spiega le ragioni dell’abbattimento della statua di Lenin. Il primo cittadino ha definito Lenin “assassino”
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Inserito su www.storiainrete.com il 16 ottobre 2012