«Non posso concludere senza dirvi, mio tenero amico, che vi amo alla follia»: così la regina, moglie di Luigi XVI, nei passaggi cancellati delle lettere, decifrati con i raggi X
di Stefano Montefiori dal Corriere della Sera del 1 ottobre 2021
Dell’amore tra la regina Maria Antonietta e il conte svedese Axel de Fersen si sapeva grazie ai racconti popolari, alle memorie dell’ambasciatore americano Gouverneur Morris e a capisaldi della cultura pop come il manga Lady Oscar o il film di Sofia Coppola. Mancavano le prove storiche, che ora arrivano grazie alle lettere in possesso agli archivi nazionali francesi. Molte parti di quelle lettere erano state censurate; grazie alla tecnica della fluorescenza di raggi X, la squadra di Anne Michelin (scienziata del Museo nazionale di Storia naturale) è riuscita a renderle leggibili.
Per esempio, il 4 gennaio 1792 la regina scrive al conte Fersen: «Non posso concludere senza dirvi, mio caro e tenero amico, che vi amo alla follia e che mai, mai, posso stare un momento senza adorarvi». Le frasi cancellate contengono continui «vi adoro», «siete perfetta», segno di una passione che resiste al tempo (la regina e il conte si conoscevano allora da almeno 15 anni).
«Sapevamo che Maria Antonietta e Fersen si amavano, ma non ne avevamo traccia scritta. È la prima volta che lo vediamo scritto dalla mano della regina, ed è anche la prima volta che Fersen esprime il suo amore», dice Isabelle Aristide-Hastir, responsabile della sezione privata degli archivi nazionali e autrice del libro Marie Antoinette et Axel de Fersen – Correspondance secrète che uscirà in Francia a fine ottobre.
Maria Antonietta aveva fatto distruggere le sue lettere mentre Fersen le aveva conservate. I discendenti del conte le hanno donate agli archivi nazionali francesi. E probabilmente è stato lui a cancellare le frasi d’amore, per tentare di nascondere la relazione con la regina. Gli archivi avevano a disposizione le pagine scritte da Maria Antonietta a Fersen, e le copie (realizzate dallo stesso conte) delle lettere da lui inviate alla regina. Anne Michelin sostiene di avere trovato una sostanziale coincidenza tra l’inchiostro degli scarabocchi e quello usato da Fersen in altre lettere. La corrispondenza riguarda il loro amore ma anche la necessità di tentare una seconda fuga. Dopo la presa della Bastiglia, il conte Fersen aveva già partecipato al tentativo di fuga – fallito – del re Luigi XVI e della regina, riuscendo il 20 giugno 1791 a farli uscire dalla prigione delle Tuileries, ma i reali furono arrestati a Varennes. Il conte tentò fino all’ultimo di convincere Maria Antonietta a scappare di nuovo, ma invano. L’ultima regina dell’Ancien Régime venne ghigliottinata il 16 ottobre 1793, nove mesi dopo il marito.