Secondo lui il monumento non è più un luogo per la memoria dei veterani sovietici, ma è diventato luogo per “l’evento politico del 9 maggio”. Allo stesso tempo, egli afferma senza fornire prove che esso sia sponsorizzato dal Cremlino. Polis definisce il monumento della vittoria “un simbolo di tutte le atrocità” che il governo sovietico ha presumibilmente commesso in Lettonia. Polis ritiene che il monumento dovrebbe essere smantellato con i fondi pubblici o con il coinvolgimento delle forze armate nazionali.
Ha ricordato che qualche tempo fa un’iniziativa simile per smantellare il monumento della vittoria è stata respinta dalla commissione del parlamento, poiché c’è un accordo tra Lettonia e Russia per la reciproca conservazione di edifici commemorativi e luoghi di seppellimenti in massa. Polis ha dichiarato che la sua iniziativa prevede modifiche di questo articolo del trattato. È motivato dal fatto che presumibilmente la Russia unilateralmente “scioglie, ignora e non rispetta gli accordi internazionali” negli ultimi anni, così anche la Lettonia può farlo.
Se l’iniziativa raccoglierà 10 000 firme dei cittadini della Lettonia, allora il parlamento dovrà prenderla in considerazione.