In Italia la sua vicenda è poco conosciuta. Ma nel Far West la sua storia ha il sapore del mito. E adesso l’arcidiocesi di Santa Fe vorrebbe che Blandina Segale, la “suora più veloce del West” che nell’Ottocento confrontava banditi come Billy The Kid e aprì nella nuova frontiera americana ospedali e scuole, salisse al più presto agli onori degli altari.
da Avvenire del 25 giugno 2014
L’arcivescovo Michael Sheehan ha annunciato di aver ricevuto dal Vaticano il nulla osta all’apertura della causa di beatificazione per suor Blandina. Religiosa dell’ordine delle Sorelle della Carità di Cincinnati e una paladina di ispanici e indiani d’America, è stata la fondatrice di numerose scuole nella regione e dell’ospedale di St. Joseph. Ma sono state le sue avventure con i banditi del vecchio West che l’hanno resa nota nella cultura popolare. La “suora con gli speroni” è stata al centro di una puntata della serie della Cbs “Death Valley Days” intitolato “The Fastest Nun in the West”.
Al secolo Rosa Maria Segale, suor Blandina era nata a Cicagna in Liguria nel 1850. È stata lei stessa a raccontare la sua vita di religiosa nelle zone a est del Rio Grande e a sud delle Sangre de Cristo Mountains in un diario, “At the End of the Santa Fe Trail”, pubblicato la prima volta nel 1932. Rosa Maria era arrivata a quattro anni con la famiglia a Cincinnati e a 18 anni aveva preso i voti.
Missionaria in Colorado, in un centro minerario di frontiera, si batté da subito contro la pratica del linciaggio con cui all’epoca si faceva giustizia sommaria nella regione ed ebbe frequenti contatti con i banditi di cui colse sempre gli aspetti umani: “Aveva gli occhi azzurro-grigio, carnagione rosea, e l’aria di un ragazzino: non gli si sarebbero dati più di diciassette anni. Poteva scegliere la via giusta ed invece scelse la sbagliata”, scrisse di Billy the Kid che aveva conosciuto personalmente.
E quando seppe che un componente della sua banda era stato ferito gravemente, e lasciato solo a morire in una baracca, andò da lui e gli disse duramente: “Vedo che con la testa dura che ti ritrovi non riuscirebbero ad ammazzarti neppure con un colpo alla testa”. Quindi iniziò a curarlo e lo salvò.