Secondo alcuni ricercatori nel DNA dei parenti riconosciuti del dittatore tedesco si celano aplogruppi genetici tipici di ebrei sefarditi, askenaziti e di popolazioni nordafricane. Ma il genetista Barbujani ridimensiona drasticamente il clamore sensazionalistico di certi annunci…
L’analisi del Dna di 39 membri viventi della famiglia di Adolf Hitler, ottenuto da campioni di saliva, ha rivelato un cromosoma, Aplogruppo Eib1b1, raro tra gli occidentali, ma comune tra i berberi in Marocco, Algeria e Tunisia, e tra gli ebrei ashkenaziti e serfarditi. Un dato sufficiente a far affermare a un giornalista e uno storico belgi, Jean-Paul Mulders e Marc Vermeeren, che il dittatore nazista aveva origini ebraiche e nordafricane. L’Aplogruppo Eib1b1 è legato al 10-20% del cromosoma Y degli ashkenaziti e tra l’,8,6 e il 30% dei sefarditi. Secondo il “Daily Telegraph” che ha riportato la notizia, tutti gli esami sono stati eseguiti in laboratorio in condizioni particolarmente severe in modo da non poter inficiare in alcun modo i risultati, qualunque fossero stati. Uno specialista di genetica dell’Università Cattolica di Lovanio, Ronny Decorte, ha definito “sorprendente” lo studio realizzato da Mulders e Vermeeren “affascinante soprattutto se lo si confronta con la concezione del mondo dei nazisti, nel quale razza e sangue sono elementi fondamentali per stabilire l’appartenza alla razza ariana”. Mulders ha sintetizzato il risultato delle analisi in modo lapidario: “Si può dire chiaramente che Hitler era legato alle stesse persone che tanto disprezzava”.
E tuttavia è subito giunto un forte ridimensionamento dello scoop, con le parole del genetista Guido Barbujani, raccolte da “L’Unità”: “E’ vero che ci sono varianti del dna che sono più comuni in certi gruppi di popolazione piuttosto che in altri. Ma da qui a tirare delle conclusioni ce ne passa. Le faccio un esempio. Io ho il sangue di gruppo O. Questa caratteristica è molto comune tra gli indiani Apaches. – ha dichiarato lo scienziato, scherzando sul fatto che con lo stesso rigore potrebbe essere considerato un pellerossa – Qualche volta possiamo dire che un pezzetto di dna ha le stesse caratteristiche di quello che si ritrova più frequentemente nella popolazione ebraica. Ma potrebbe risalire anche a 30 generazioni prima, come dire mille anni. Quanto poi alla popolazione ebraica, ha davvero un’accozzaglia di dna, quindi studi come quelli su Hitler sono divertenti, incuriosiscono. Ma tutto qui».