Gerd Honsik, 69 anni, storico negazionista austriaco, verrà nuovamente processato dopo che la pubblica accusa è ricorsa in appello per la riduzione della pena da cinque a quattro anni a cui era stato condannato nel 2009. Honsik era stato già processato negli anni Sessanta – ricevendo una condanna a quattro anni – e negli anni Novanta si era ritirato in Spagna. Arrestato a Malaga in base al mandato d’arresto europeo, e quindi estradato in Austria il 6 ottobre 2007 lo storico è stato condannato il 27 aprile 2009 a cinque anni di carcere. Pena ridotta poi a quattro anni nel marzo scorso da una corte austriaca, con il conseguente ricorso dell’accusa. La prima udienza si è tenuta il 20 luglio scorso, ed è degenerata rapidamente in un alterco fra Honsik e i suoi accusatori. I principali capi d’accusa riguardano i contenuti delle sue pubblicazioni, la rivista “Halt” (Stop) e I due libri “Schelm und Scheusal” (Canaglia e mostro) and “Der Juden Drittes Reich” (Il Terzo Reich degli ebrei) pubblicati fra 1987 e 2003. Ben diversa la sorte di un altro storico di orientamento negazionista, il polacco Darius Ratajczak, trovato morto (11 giugno scorso) in un’automobile nel parcheggio di un centro commerciale nella città di Opole (la già tedesca Oppeln, in Slesia). Secondo l’ufficio del procuratore di Opole, il cadavere era in stato di avanzata decomposizione, insaccato fra i sedili anteriori e quelli posteriori. Secondo la polizia la morte dovrebbe risalire a due settimane prima del ritrovamento. La polizia ha chiarito che lo storico, che aveva problemi nel trovare un impiego in Polonia, aveva in programma di emigrare in Olanda o in Belgio. Ridotto in miseria, pare vivesse nell’automobile dove è stato trovato cadavere. Nel 2000 Ratajczak venne espulso dall’Università di Opole, dove aveva insegnato per undici anni, dopo la pubblicazione del libro “Tematy niebezpieczne” (Argomenti pericolosi), nel quale sosteneva che nelle camere a gas di Auschwitz non era possibile che fossero state uccise milioni di persone .
________________________
Inserito su www.storiainrete.com il 26 luglio 2010