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Geopolitica: quando la carta geografica spiega come gira il mondo

di Tullio Fazzolari da StartMag del 1 dicembre 2024 08:01

    Per mezzo secolo almeno la parola geopolitica è stata usata molto raramente. Non ce n’era bisogno. Perfino avvenimenti tragici, come i bombardamenti americani su Hanoi o l’invasione sovietica della Cecoslovacchia, rientravano in un ordine mondiale relativamente stabile e non richiedevano un’analisi e una interpretazione più approfondite. Ma ormai da tre decenni della geopolitica non si può fare a meno. E non solo per capire i possibili sviluppi dei conflitti in Ucraina o in Medio Oriente. Anche le elezioni in Georgia o il conteggio dei voti in Romania sono un’incognita per il già precario equilibrio internazionale. Il risultato è che per orizzontarsi viene invocato puntualmente lo strumento della geopolitica.

    “Geopolitica. Comprendere il nuovo ordine mondiale” di Aldo Giannuli (Ponte alle Grazie, 368 pagine, 18 euro)

    Ma per capire che cosa sia davvero e come funziona questa “nuova scienza” di cui, in realtà, la maggior parte delle persone sa ben poco conviene farsi guidare da uno storico autorevole come Aldo Giannuli e leggere il suo libro più recente: “Geopolitica. Comprendere il nuovo ordine mondiale” (Ponte alle Grazie, 368 pagine, 18 euro). In maniera accessibile anche ai profani viene affrontata una materia tutt’altro che semplice. Un primo aspetto interessante del lavoro di Giannuli è che ricostruisce un lungo percorso evolutivo attraverso il quale si è arrivati progressivamente al concetto attuale di geopolitica. Non è più la geografia politica da cui, in qualche misura, tranne origine. E tanto meno è geografia economica dalla quale però trae molti elementi di valutazione. E’ piuttosto la somma di tante discipline che non dà affatto l’impressione di essere una “scienza esatta”. Non è raro che le previsioni di esperti di geopolitica siano poi state smentite dai fatti. Secondo alcuni, per esempio, Putin avrebbe mai aggredito l’Ucraina. Ma nella grande maggioranza dei casi gli esperti di geopolitica hanno molta influenza sull’opinione pubblica e soprattutto sui governi. E qui si può configurare un possibile conflitto di ruoli fra quello più asettico di studioso e quello decisamente più di parte di “consigliere del principe”.

    L’altro aspetto di grande interesse è che Giannuli riesce a raccontare tutto questo non con un saggio teorico sul concetto di geopolitica ma attraverso fatti storici. E spesso si tratta di episodi quasi inediti o comunque dimenticati come nel caso dei rapporti fra la diplomazia vaticana e quella statunitense durante la seconda guerra mondiale. Un’attenta rilettura del passato serve anche a capire le cause della conflittualità senza limiti che il mondo sta attraversando oggi. Agli eventi bellici veri propri che fanno migliaia di vittime innocenti si aggiungono guerre economiche per il controllo di risorse naturali o per imporre barriere doganali. Sotto ogni punto di vista è l’epoca della follia eppure un qualche nuovo ordine mondiale deve esserci e “Geopolitica” di Aldo Giannuli aiuta a comprenderlo.

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