«L’azione si svolge nella prima metà del XVII secolo. Galileo è intento ai propri studi preferiti, mentre nella sua casa un suo domestico tenta di sedurre la figlia dello scienziato: respinto, il servo denuncia il padrone al Sant’Uffizio. La casa di Galileo viene perquisita, se ne asportano gli scritti, la figlia viene arrestata e poi rinchiusa in un convento di suore. Il tribunale dell’Inquisizione trova contrari ai dettami della religione gli scritti di Galileo: ordina che siano bruciati e costringe lo scienziato a rinnegare le proprie teorie. Nell’ultima scena Galileo, cieco, circondato da pochi amici devoti, è morente fra le braccia della figlia, alla quale hanno consentito di accorrere ad abbracciarlo per l’ultima volta.»
[Da “Lux” mensile, Napoli, n. 1, gennaio 1909]
Il video è un riversamento del restauro conservativo realizzato nel 1997 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e dalla Cineteca del Friuli di Gemona, a partire da una copia nitrato colorata conservata dalla Cineteca di Gemona (223m, colore, didascalie italiane, muto).