Dopo 360 anni ecco il nome della “Ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer

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Risolto il mistero de “La ragazza con l’orecchino di perla”: rivelata la vera identità della modella del dipinto di Vermeer. Una scoperta storica ha rivelato la possibile identità della misteriosa modella del capolavoro di Vermeer che per oltre tre secoli ha mantenuto segreto il volto della sua musa ispiratrice.

J. García González da El Confidencial del 16/10/2025 – traduzione SiR

Dopo oltre tre secoli di incognite, uno dei più grandi misteri della pittura sembra essere stato risolto. Lo storico dell’arte britannico Andrew Graham-Dixon ha identificato la modella del celebre dipinto di Johannes Vermeer, La ragazza con l’orecchino di perla, come Magdalena van Ruijven, figlia dei mecenati del pittore. La rivelazione, pubblicata sul Times e approfondita nel suo nuovo libro Vermeer: A Life Lost and Found, offre una lettura completamente nuova del rapporto dell’artista con i suoi benefattori e del significato spirituale dell’opera.

Graham-Dixon sostiene che Vermeer, che dipinse La ragazza con l’orecchino di perla intorno al 1665, lavorò quasi esclusivamente per i coniugi Pieter Claesz van Ruijven e Maria de Knuijt, una ricca coppia di Delft appartenente al movimento cristiano dei Remonstranti. La scoperta chiave è stata l’individuazione della residenza della famiglia, nota come l’Aquila d’Oro, situata di fronte alla chiesa dove si riuniva quella comunità religiosa. Secondo il ricercatore, la casa ospitava gran parte delle opere più famose del pittore.

L’ipotesi di Graham-Dixon parte da un dettaglio biografico: Maddalena avrebbe avuto dodici anni nel 1667, età in cui i Remonstranti celebravano l’impegno con Cristo. La giovane, secondo lo storico, potrebbe essere stata ritratta con il turbante blu e la perla come allusioni alla purezza spirituale, proprio in quel momento simbolico. “Non c’è altra candidata plausibile”, ha dichiarato l’esperto, sottolineando lo stretto rapporto tra la famiglia van Ruijven e Vermeer, che condivideva le stesse credenze religiose.

Un’interpretazione biblica dietro il ritratto

Lo storico propone inoltre una lettura teologica del quadro. Secondo la sua tesi, la modella è stata raffigurata come Maria Maddalena, la seguace di Gesù che lo riconobbe dopo la resurrezione. Questo parallelismo non sarebbe casuale: Maria de Knuijt, madre della ragazza, era membro attivo di un ramo più radicale del movimento chiamato i Collegianti, che organizzava incontri di preghiera nella sua casa. Graham-Dixon collega questa influenza ad altre opere del pittore, come Una fanciulla addormentata, anch’essa ispirata a quella figura biblica.

L’analisi tecnica della tela rafforza questa interpretazione. I pigmenti utilizzati, in particolare il blu oltremare, erano tra i più costosi dell’epoca, un lusso riservato a commissioni di particolare importanza. La lucentezza della perla, spiega Graham-Dixon, simboleggia la luce divina che illumina l’anima di Maddalena. “Quel gioiello non è solo un ornamento, ma il riflesso della gioia interiore di chi ha visto Cristo risorto”, afferma Graham-Dixon.

Nonostante la solidità della scoperta, alcuni specialisti mantengono una certa cautela. Ruth Millington, autrice del saggio Musa: Descubriendo las figuras ocultas tras las obras maestras (Musa: alla scoperta delle figure nascoste dietro i capolavori), ricorda che La ragazza con l’orecchino di perla appartiene al genere dei tronie, ritratti immaginari senza un modello concreto. “Il fascino di questo dipinto risiede proprio nel suo mistero”, sottolinea. Tuttavia, la scoperta dell’abitazione dei van Ruijven e i legami religiosi della famiglia forniscono un contesto storico che dà peso all’ipotesi.

Magdalena van Ruijven passerà alla storia come la ragazza della perla e come il volto reale di uno dei più grandi enigmi dell’arte universale. Attualmente, La ragazza con l’orecchino di perla è conservata al Museo Mauritshuis dell’Aia e ha un valore stimato di 147 milioni di sterline. Se la tesi di Graham-Dixon sarà confermata, Magdalena van Ruijven passerà alla storia non solo come la ragazza con l’orecchino di perla, ma anche come il volto reale di uno dei più grandi enigmi dell’arte universale. Il suo sguardo, che per secoli sembrava provenire dall’anonimato, potrebbe appartenere a qualcuno molto vicino a Vermeer: la figlia del suo mecenate e la musa che ha unito fede, arte ed eternità in un unico gesto.

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