La nostra Aeronautica Militare compie 100 anni: infatti il 28 marzo 1923 veniva creata la Regia Aeronautica. Tra le tante iniziative previste per celebrare il centenario anche una collana di 12 graphic novel che celebra imprese, primati e missioni al limite dell’impossibile dei piloti italiani. Un percorso pensato anche per i giovani per far scoprire la storia dell’Arma Azzurra: dagli assi della Grande Guerra fino all’impegno sul fronte della pandemia da Covid-19
di Vincenzo Grienti da Storia in Rete n. 197
Storie di piloti, di aerei e di eroi, di battaglie nei cieli della Grande Guerra e del secondo conflitto mondiale. Racconti di missioni di ieri e di oggi al limite del coraggio e dell’impossibile narrate attraverso dodici graphic novel firmate da giornalisti, sceneggiatori, fumettisti, disegnatori e coloristi per celebrare i cento anni dell’Arma Azzurra. Una collana curata dall’Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare che ha già riscosso ampio successo soprattutto tra i giovani appassionati e non solo di aviazione, ma anche di comics e baloon. «Un’idea nata per raccontare, con un linguaggio diverso ma sempre amato dal pubblico dei lettori, tanti momenti e vicende che rappresentano uno spaccato autentico dei cento anni di storia dell’Aeronautica Militare – ha spiegato qualche mese fa il generale di brigata aerea Giovanni Francesco Adamo, capo del 5° Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare al Salone del Libro di Torino dove la collana è stata presentata allo stand del ministero della Difesa – Sicuramente un percorso all’insegna del progresso, della modernità, dello sviluppo di tecniche e macchine, ma che ha trovato nell’uomo, nella sua capacità di lavorare in gruppo per un medesimo scopo, il collante e l’energia per superare sfide e traguardi sempre più ambiziosi, con l’unico interesse di servire l’Italia». Un fascino che ha attratto ragazzi e ragazze incontrati a Romics, Lucca Comics, Comicon ed Etna Comics, veri e propri appuntamenti dedicato al mondo dei fumetti e che radunano ogni anno migliaia di persone. «I nostri cento anni di storia aeronautica sono costellati di vicende da raccontare e volevamo che a rappresentarle ci fosse qualcuno capace di trasporle nel miglior modo possibile, riuscendo a trasmettere valori per noi fondamentali – ha avuto modo di spiegare il colonnello Gerardo Cervone, capo Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare. Abbiamo quindi pensato di coinvolgere Francesco Archidiacono come art director, per poter promuovere il nostro mondo attraverso i fumetti da chi di fumetti se ne intende».
Il primo volume della collana è «Ali su El Alamein» di Marco Trecalli, tra i più autorevoli disegnatori e sceneggiatori di fumetti di storia militare. El Alamein ricorda un luogo e una battaglia memorabile (23 ottobre-5 novembre 1942). Un episodio della Seconda guerra mondiale scritto con il sangue e con il coraggio dei militari italiani. Non solo nelle trincee scavate in mezzo alla sabbia desertica o negli scontri a colpi di obice e pezzi di artiglieria, tra i carri armati e mezzi corazzati, ma anche nei cieli dell’Africa Settentrionale dove la Regia Aeronautica diede prova delle grandi capacità di uomini e velivoli. I piloti italiani compirono missioni rischiose ai comandi dei mitici caccia Macchi MC.202 protagonisti di duelli aerei contro nemici difficili da abbattere come gli Spitfire britannici. Così, tra propaganda del tempo ed operazioni reali, tra vecchi fogli di giornali e fotografie in bianco e nero, si colorano le tavole di «Ali su El Alamein». Dalla penna e dalla matita di Marco Trecalli emergono nitide le vicende del colonnello Mario Giuliano, del capitano Livio Ceccotti e dei tenenti Ezio Bevilacqua e Giuseppe Oblach, quattro aviatori insigniti della medaglia d’Oro al valor militare per le loro imprese eroiche. Quattro militari accomunati da un unico destino, con un epilogo di un episodio storico leggendario, compiuto dagli A.D.R.A. ossia Arditi Distruttori della Regia Aeronautica, nell’aeroporto angloamericano di Benina, nell’Africa settentrionale.
Tre storie differenti per quattro salvataggi compiuti in scenari operativi differenti è il filo rosso che lega invece i racconti di «In volo per la vita». La tragedia del traghetto Norman Atlantic del 28 dicembre 2014 e l’alluvione di Sarno, Quindici, Siano e Bracigliano, avvenuta in Campania nel maggio 1998, ma anche le missioni, quasi quotidiane, dei trasporti sanitari d’urgenza e quelli dei voli in «alto bio-contenimento» effettuati durante l’emergenza Covid-19. Storie di donne e uomini che con competenza e professionalità, forti dell’addestramento ricevuto si sono tuffati con sprezzo del pericolo in piccoli drammi e grandi tragedie guadagnandosi l’appellativo di angeli dell’aria. Una sceneggiatura avvincente, firmata da Vincenzo Grienti, ricca di colpi di scena che pagina dopo pagina prende forma attraverso i disegni, le sfumature, i colori e i dettagli di Katia Ranalli che si coniugano con la coerenza storica e una particolare cura nel raffigurare tutti gli elementi reali che contraddistinguono soprattutto aerei ed elicotteri, dalla cabina di pilotaggio agli esterni, dalle uniformi agli stemmi fino ai luoghi dove sono accadute le tragedie che hanno richiesto l’intervento immediato dell’Aeronautica militare.
Dall’attualità le lancette dell’orologio vanno indietro nel tempo in una situazione spazio-temporale tra sogno e realtà. Una storia firmata da Paolo Nurcis, tra i più importanti creativi italiani a tema aviatorio, insieme a Fabio Berti e Viviana Di Chiara. Con loro rivivono i protagonisti della Regia Aeronautica che hanno reso grande l’Italia dentro e fuori i confini nazionali. Il volume intitolato «Il ritorno degli Eroi» prende avvio proprio nella Sala degli Eroi di Palazzo Aeronautica, a Roma, «l’edificio alato» voluto da Italo Balbo per celebrare il dinamismo e la proiezione in aria della più giovane tra le forze armate. Una sala affascinante, quasi magnetica, che esalta i ritratti di alcuni aviatori che hanno dato la vita in guerra ma soprattutto in tempo di pace, per la Patria e per il progresso aeronautico. In un «son et lumière» fuori dal tempo, gli aviatori immortalati nei dipinti appesi alle pareti, riprendono vita per raccontare, a due giovani guardie di ronda, come hanno sacrificato la loro vita, svolgendo il proprio dovere e seguendo la loro passione. La Sala degli Eroi è il soggetto di questo racconto metatemporale costruito su vicende reali per ricordare che l’eroismo e la fatalità sono figli della sorte e del coraggio in un intreccio incredibile i cui attori principali sono coloro che in ogni tempo ed in ogni luogo hanno compiuto, compiono e compiranno il proprio dovere volando fra le nuvole. Nurcis, inoltre, firma anche un altro volume: «Domatori di giganti» che vede disegnatrice e colorista Viviana Bua.
Tradizione, presente e futuro sono invececoncentratinelle fantastiche tavole illustrate da Andrea Frittella con le storie scritte da Vladimir Burga in collaborazione con il personale del 17° Stormo «Incursori» dell’Aeronautica Militare. Una vera e propria immersione nella vita e nella operatività di quelle l’unità delle Forze Speciali eredi degli Arditi Distruttori della Regia Aeronautica (A.D.R.A.) che si distinse nell’ultimo conflitto mondiale per aver conseguito diversi obiettivi di livello strategico in Nord Africa dietro le linee britanniche. Tra le graphic novel più coinvolgenti ed entusiasmanti proprio perché fanno entrare il lettore dentro la cabina di pilotaggio di un velivolo dell’Arma Azzurra c’è «Firestorm», l’unico volume di cui è autore, sceneggiatore e illustratore un pilota dell’Aeronautica Militare, ossia Joe Draft, che racconta della propria esperienza diretta nell’operazione in Libia del 2011.
Alla Grande Guerra e alla mitica squadriglia degli Assi è dedicato il volume dal titolo «Fulco!», nome epico che richiama un grande protagonista dell’aviazione nella Grande Guerra: Fulco Ruffo di Calabria (1884-1946), grande amico di Francesco Baracca. Una graphic novel che porta la firma di Carlo Galioto e Francesco Archidiacono, due firme molto conosciute dai lettori di fumetti a sfondo aviatorio per via di un altro volume che ha fatto sognare giovani e adulti dal titolo «Midaregami» dedicato al raid Roma-Tokyo del 1920 di Arturo Ferrarin e Guido Masiero: 18 mila chilometri, 19 tappe e 109 ore di volo, da Centocelle, vicino Roma, fino alla capitale del Giappone. Storia, tradizione, romanticismo, passione per il volo e temerarietà che si sono rinnovate proprio in «Fulco!». Un racconto che si lega, così come per Francesco Baracca al modo in cui nasce l’Arma Azzurra, cioè staccandosi dalle altre due forze armate e, in particolare, dall’Esercito.
La coppia Galioto-Archidiacono firma anche la graphic novel «Time Looping», una storia ambiziosa che farà entrare il lettore nelle manovre acrobatiche dei piloti in avvincenti momenti spazio temporali. Un raddoppio anche per Marco Trecalli che scrive e disegna «Coppa Schneider», storia avvincente dell’epopea degli idrocorsa e di una gara che vede le «Ferrari del cielo» come il Macchi M.39 di Mario De Bernardi vincere nel 1926 a Norfolk, in USA, davanti ai più grandi piloti del momento dimostrando la superiorità aerea dell’Italia sotto gli occhi della stampa mondiale.
«Le storie contenute in tutte le graphic novel sottolineano la forza di un’organizzazione che ha saputo sempre rinnovarsi superando momenti difficili e non di rado tragici» ha sottolineato il colonnello Gerardo Cervone, curatore dell’intera collana che è arricchita di volumi come «Kindu» di Pierluigi Santojanni che ne firma la sceneggiatura, Toni Cittadini e Angelo Vecciarelli, rispettivamente disegnatore e colorista. Una storia, quella dei tredici aviatori uccisi a Kindu, in Congo, ancora oggi mai dimenticata dall’opinione pubblica italiana. La missione degli aviatori italiani era quella di trasportare rifornimenti per i caschi blu malesi della guarnigione di Kindu. L’11 novembre 1961 due velivoli del Distaccamento della 46a Aerobrigata di Pisa raggiunsero l’aeroporto di Kindu, una delle destinazioni assegnate per l’attività di supporto alle forze ONU in campo, con il compito di rifornire la locale guarnigione di caschi blu malesi. Si trattava del C-119 «Lupo 33» al comando del maggiore Amedeo Parmeggiani e del C-119 «Lyra 5» al comando del capitano Giorgio Gonelli. I due equipaggi, per potersi rifocillare poco dopo l’intensa attività di volo della mattinata, si fecero accompagnare presso la mensa dei caschi blu malesi situata fuori dell’aeroporto. Mentre pranzavano i tredici aviatori italiani furono assaliti e barbaramente uccisi da truppe ribelli dell’Armata Nazionale Congolese, con l’accusa di essere mercenari camuffati da aviatori al servizio delle Nazioni Unite.
Tra gli altri protagonisti della collana anche «Broglio» di Pierluigi Santojanni, Barbara Astegiani e Angelo Vecciarelli e «Locusta», in riferimento alla medesima operazione che vide protagonisti durante la Guerra del Golfo i Tornado. Un fumetto firmato da Francesco Daniele e Salvatore Mattera, con colorista Claudia Giuliani. «Un altro elemento da sottolineare è la grande coerenza storica dei racconti, basati su materiale d’archivio come principale riferimento e cura maniacale delle ambientazioni scenografiche curando i più piccoli dettagli per fornire al lettore vignette coerenti alle storie narrate – aggiunge Cervone – Ad arricchire, poi, la collana è la creatività. Ogni autore esprime la sua vena artistica fornendo ai personaggi e alle ambientazioni il suo tocco personale di disegnatore e creatore senza forzature o cercando di indurre gli autori in scelte stilistiche obbligate».