Un eroe italiano. Aveva 103 anni, se ne è andato nel giorno di ferragosto. Emilio Bianchi, è morto a Torre del Lago (in provincia di Lucca) dove viveva, medaglia d’oro al valor militare era l’ultimo incursore superstite dell’eroica impresa d’Alessandria dell’allora Regia marina italiana: era tra i sei marinai del sommergibile Scirè, comandato da Valerio Borghese, che 74 anni fa, nella notte tra il 18 e il 19 dicembre 1941, a bordo, o meglio a cavalcioni, di tre maiali provocarono l’affondamento delle corazzate inglesi Valiant e Queen Elizabeth e danneggiarono una petroliera.
Da Barbadillo del 17 agosto 2015
Bianchi era il capo palombaro, faceva parte dell’equipaggio che aveva avuto come bersaglio la Valiant. Insieme al suo compagno fu scoperto, ma dopo che era state piazzate le cariche, fatto prigioniero, venne messo poi in un campo di concentramento.
Bianchi 11 anni fa, a 92 anni, aveva anche partecipato al varo, a La Spezia, del nuovo sommergibile Scirè della Marina militare: madrina era stata la figlia Elisabetta. Un’occasione per ricordare ancora l’impresa per cui aveva ricevuto la medaglia d’oro al valor militare, compresa la sua emersione, poco prima, del suo partner nella missione. “Quando venne su gli dissi – aveva raccontato – ce l’hai fatta a tirare le spolette?”. Una narrazione proseguita, si legge sull’ANSA, con i particolari della cattura da parte degli inglesi: “la pistola sul tavolo” nell’ufficio dei militari britannici che li interrogarono; gli ordini impartiti dai comandanti “di non parlare” e poi ancora “come una grande scossa di terremoto” quando una delle navi si appoggiò sul fondale.