HomeBlogA proposito di antifascismo: la lezione (trascurata) di De Gasperi

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A proposito di antifascismo: la lezione (trascurata) di De Gasperi

Il 19 agosto del 1954 moriva a Selva di Valsugana Alcide De Gasperi, l’uomo politico che ha guidato tutte le principali fasi della transizione politica e istituzionale successiva alla liberazione di Roma (giugno del 1944): la vittoria della Repubblica nel referendum del 2 giugno del 1946, l’approvazione della Costituzione (dicembre del 1947), la collocazione dell’Italia nella sfera delle democrazie occidentali con l’estromissione delle sinistre dal governo, la vittoria delle forze democratiche nelle cruciali elezioni politiche dell’aprile del 1948. Moriva nella solitudine politica rispetto ai nuovi leaders della Democrazia Cristiana dovendo registrare la sconfitta di due suoi cruciali obbiettivi politici: l’approvazione della Comunità Europea di Difesa (CED), considerata un tassello fondamentale per la costruzione dell’unità europea, e il ritiro della legge elettorale maggioritaria, ritenuta dal leader trentino condizione indispensabile per la governabilità. Due problemi ancora irrisolti e all’ordine del giorno del dibattito politico.

A 70 anni dalla sua morte i giornali hanno dovuto registrare elogi sperticati dell’uomo e della sua politica da parte di esponenti di tutte le forze di maggioranza e di opposizione, che lo hanno presentato come il principale padre della Repubblica. A queste ultime soprattutto vorrei sottoporre un breve testo dello statista del gennaio del 1944, e porre poi una domanda: “L’antifascismo – scriveva De Gasperi – è un fenomeno politico contingente che ad un certo punto, per il bene e il progresso della Nazione, sarà superato da nuove solidarietà politiche, più inerenti alle correnti essenziali e costanti della nostra vita pubblica italiana; ma è ovvio che l’antifascismo non possa scomparire prima della liquidazione del fascismo”.

La domanda è semplice: quante delle vestali dell’antifascismo eterno come fondamento imprescindibile della nostra Costituzione (dove cercherete invano il termine ‘antifascismo’) e della nostra democrazia sarebbero disposte a sottoscrivere questo testo?

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